Una lista di attività ed esercizi commerciali in cui dal 1° febbraio si potrà entrare solo mostrando il Green Pass base (quello che si ottiene con il vaccino o con il tampone) è stata definita nelle scorse ore. Il nuovo Dpcm, previsto dall’ultimo decreto Covid del 5 gennaio che ha introdotto anche l’obbligo di vaccino per gli over 50, è ancora in definizione. Tuttavia si allunga la lista dei negozi ‘free Pass’. Dovrebbe in generale distinguere tra attività commerciali all’aperto e al chiuso. E individuare quelle necessarie per garantire i servizi primari solo nell’ambito delle attività al chiuso. Proprio dal 1° febbraio il Green pass avrà una validità di 6 mesi.
Oltre agli alimentari (sia in quelli al dettaglio sia nei supermercati) e ai sanitari, si potrà accedere senza il Green pass anche nei negozi di ottica o negli esercizi commerciali che vendono legna per il riscaldamento. Si potrà quindi andare liberamente nei mercati o presso gli ambulanti, ma anche nelle edicole all’aperto. Lo stesso vale per i negozi che vendono surgelati o bevande, pescherie, macellerie, panifici. Si potrà continuare anche a fare benzina anche senza Green pass. Resteranno ‘free Pass’ anche farmacie e parafarmacie. Mentre tra i nodi ancora da sciogliere ci sarebbe la questione dei centri commerciali, dove potrebbe essere consentito andare senza Green pass al supermercato ma non negli altri negozi. Tra le attività consentite senza Green pass c’è anche la pubblica sicurezza. Ovvero la possibilità di sporgere denuncia nei commissariati e dai carabinieri; si potrà anche testimoniare in un processo. Le visite mediche negli ospedali saranno consentite senza Green pass in caso di necessità e urgenza. Su proposta del Mise poi ci potrebbero essere clausole che tutelino le situazioni di emergenza e urgenza nelle realtà dove è più complicato effettuare un tampone in tempi rapidi, come ad esempio nei piccoli comuni di montagna.
Nei negozi che vendono cosmetici sarà necessaria almeno la certificazione verde base. La questione delle edicole è stata risolta distinguendo tra chioschi all’aperto e negozi che vendono giornali al chiuso: per i primi niente Green pass, mentre per quelli al chiuso è necessario esibire il pass, richiesto anche in cartoleria, in libreria e dai fotografi. Le tabaccherie saranno inserite nella lista delle attività commerciali precluse a chi non ha la certificazione verde. Se durante il lockdown queste attività erano rimaste aperte, perché considerate di prima necessità, adesso rientrano tra quelle che non saranno esentate dall’obbligo di richiedere il certificato. Nei negozi di abbigliamento e in quelli che vendono giocattoli o articoli sportivi sarà richiesto la certificazione verde, e saranno esentati solo gli ambulanti. Idem per quanto riguarda i colloqui in carcere e negli istituti minorili e per le visite mediche programmate.
Dal 20 gennaio servirà il Green pass base o rinforzato per andare dal parrucchiere, dal barbiere o dall’estetista. Il 31 gennaio termina lo stop per le discoteche. Dal 1° febbraio il pass base o rinforzato servirà per entrare negli uffici pubblici. Nello stesso giorno scattano anche le sanzioni da 100 euro una tantum per chi non si è vaccinato, mentre il 15 febbraio scatta l’obbligo di presentazione del Super Green Pass sul luogo di lavoro.
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