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Gli operai di Gkn sono scesi nuovamente in piazza, sono andati a manifestare davanti alla sede della Regione Toscana per chiedere garanzie prima di incontrare domani il Ministero dello Sviluppo Economico. Si corre il rischio di una nuova procedura di licenziamento contro i 422 lavoratori. Michele Di Paola operaio di Gkn e membro del Collettivo: “Noi il 20 settembre abbiamo vinto una sentenza in tribunale, dove si obbligava Gkn a ritirare i licenziamenti. Abbiamo avuto una vittoria parziale che ci permetteva di avere un tempo prezioso da spendere bene. Purtroppo questo tempo è stato sprecato“.
“Noi abbiamo scritto un decreto contro le delocalizzazioni, lo abbiamo portato in Parlamento. Ora il Governo deve fare la sua parte. Poteva e può ancora fare un decreto d’urgenza“, ha aggiunto Di Paola. “Pare che ci siano quattro manifestazioni di interesse sullo stabilimento di Campi Bisenzio. Prima di capire cosa si acquista dobbiamo capire cosa si vende. Gkn è intenzionata a vendere le commesse, i macchinari o lo stabilimento? Non lo sappiamo e quindi è impensabile fare ipotesi su cosa verrà eventualmente acquistato“, ha concluso.
La protesta degli operai di Gkn è stata organizzata dopo che l’incontro di stamattina, durante il quale avrebbero dovuto ricevere delle informazioni sul piano di reindustrializzazione, è saltato nel cuore della notte. Su Facebook, il Collettivo di Fabbrica – Lavoratori di Gkn ha scritto che le ragioni di questo cambio di piani non sono state rese note.
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