Giorno della memoria: il racconto della Shoah in ‘Drawing The Holocaust’

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In occasione del Giorno della Memoria arriva ‘Drawing The Holocaust’, un documentario che vede insieme il regista Massimo Vincenzi e un astro nascente della musica per film. Si tratta di Mattia Vlad Morleo (compositore tra le altre della colonna sonora di ‘Santa Subito’ di Alessandro Piva, vincitore del Festival del Cinema di Roma).

Il documentario ‘Drawing The Holocaust’

Morleo, a soli 21 anni, dà una forma musicale al racconto della Shoah per immagini di ‘Drawing The Holocaust’. E lo fa attraverso la particolare sensibilità di chi, per ovvi passaggi generazionali, non ha potuto avere un dialogo diretto con i superstiti. Il film andrà in onda questa sera, 27 gennaio, su Rai Storia. In concomitanza con il Giorno della Memoria.

Il 27 gennaio andrà in onda il documentario ‘Drawing The Holocaust’, per cui ho avuto l’onore di curare la colonna sonora – ha raccontato Morleo proprio nel Giorno della Memoria –. L’indomani, il 28 gennaio, la colonna sonora sarà distribuita al pubblico. È stato un immenso onore, in quanto ho avuto la possibilità di narrare in musica questi avvenimenti atroci, almeno per quella che è la mia sensibilità. Che è sempre stata in contatto con la sensibilità del regista, Massimo“.

Giorno della Memoria: “Nostro compito farne parola”

La musica del documentario, presentato dalla Rai per il Giorno della Memoria, è nata in maniera estremamente fluida. “Mi sono fatto ispirare dalle immagini, dato che si chiama ‘Drawing The Holocaust’ – ha spiegato Morleo –. Si tratta quasi di un dipinto della tragicità degli eventi di quel periodo. C’erano immagini che andavano da eventi macabri, distruttivi a livelli incredibili, fino a scene romantiche di amori non più vissuti a causa degli eventi che hanno dovuto subire“.

Per me è quasi una missione farne parola, diffondere tra i giovani e il pubblico di qualsiasi età e prospettiva di vita questo tema. Oggi è il Giorno della Memoria, è importante rimarcarlo. E io lo voglio fare tramite la mia musica, la mia sensibilità e i racconti che i miei prozii, i miei bisnonni e i miei nonni hanno tramandato fino a noi. Il nostro compito è di farne parola e non abbandonarlo“, ha concluso Morleo.

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