Il 28 aprile si celebra la Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro, istituita nel 2003 dall’Organizzazione internazionale del lavoro, con lo scopo di sviluppare consapevolezza dell’importanza della cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro.
Ogni anno moltissime iniziative in tutt’Italia hanno come obiettivo quello di ricordare la data di promulgazione della Convenzione sulla sicurezza e la salute dei lavoratori, adottata nel 1981 dall’ILO.
Nel 2022 in tutta Italia sono stati registrati quasi 700mila casi di infortunio sul lavoro e tra questi 1.090 sono le persone rimaste vittime. Secondo quanto riferisce l’Inail: “Alla data dello scorso 31 dicembre, gli infortuni denunciati nel 2022 sono stati 697.773, in aumento del 25,7% rispetto al 2021, del 25,9% rispetto al 2020 e dell’8,7% rispetto al 2019. A livello nazionale i dati evidenziano, in particolare, un incremento rispetto al 2021 sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro (+28,0%) sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro (+11,9%)“.
I dati evidenziati dall’Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro e le malattie professionali, sottolineano l’aumento delle denunce di infortunio influenzate in parte dall’aumento del numero di denunce per Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni tradizionali. L’aumento ha interessato sia i lavoratori italiani (più 27%), sia quelli extracomunitari (più 20,8%).
L’aumento degli infortuni sul lavoro coinvolgerebbe maggiormente la fascia d’età che va dai 40 e i 59 anni. L’incremento delle denunce ha interessato di più il sesso femminile, con un aumento pari al 42,9% (da 200.557 a 286.522 denunce). La componente maschile, invece ha presentato un incremento del 16% (da 354.679 a 411.251), riporta l’Inail.
La segretaria confederale della Cgil, Francesca Re David dichiara che: “Uscire dall’emergenza è possibile“, “con questo messaggio di impegno, deciso unitariamente con Cisl e Uil, celebriamo la Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro e la Giornata mondiale delle vittime dell’amianto. Basta morti, basta malattie professionali e infortuni sul lavoro. Occorre investire in salute e sicurezza“.
Nel 2022 le regioni che hanno segnato indici infortunistici di mortalità più alti, ovvero l’indice che stabilisce il rapporto tra gli infortuni mortali e la popolazione lavorativa presente in regione, sono: Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Basilicata, Marche, Umbria e Campania. Seguono la Puglia, la Calabria, la Sicilia, il Piemonte, la Toscana e il Veneto.
Da Nord a Sud, in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza 2023, INAIL organizza una serie di eventi che interessano lavoratori, sindacati e aziende con lo scopo di sensibilizzare i cittadini a un tema di fondamentale importanza.
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