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A Torino, in piazza Castello, si è svolta una protesta contro la nuova legge sul gioco d’azzardo e in difesa della norma approvata dal centrosinistra cinque anni fa. “Siamo in piazza perché vogliamo stare al fianco delle associazioni. Ci siamo portati i pc, i tavoli e le sedie, per seguire da qui il Consiglio regionale. Faremo ostruzionismo e battaglia dalla piazza. Questa legge non è stata portata neanche in commissione, le associazioni non sono state ascoltate. I dati dimostrano che la legge del 2016 è buona e regolamenta la patologia del gioco d’azzardo” così Diego Sarno, consigliere del Pd in Regione Piemonte. “La nostra risposta? 5000 emendamenti e ostruzionismo“.
I limiti della nuova legge sul gioco d’azzardo
“Il distanziamento dai luoghi sensibili passa da 500 a 250 metri. I luoghi sensibili vengono ridotti: noi avevano inserito i compro oro, le parrocchie, gli oratori e le scuole e loro stanno introducendo delle limitazioni anche su questo punto. La nuova legge toglie anche la copertura legislativa verso i Comuni, che saranno soli in questa battaglia. E poi l’elemento più drammatico: la retroattività. Ritorniamo al Far West che c’era prima“, aggiunge Sarno. “La retroattività riguarda luoghi che per core business non hanno le macchinette, come i bar e i tabacchini“, specifica il consigliere del Pd.