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Ex colleghi, amici e appassionati di sport hanno reso omaggio a Gian Piero Galeazzi oggi, lunedì 15 novembre, nella camera ardente allestita in Campidoglio. Tra i presenti, anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha salutato i figli dello storico cronista della Rai, oltre a rappresentanti del mondo sportivo. Sul feretro una maglia della Lazio, club di cui era tifoso. Accanto, lo stendardo del Circolo Canottieri Roma, per il quale Galeazzi, scomparso venerdì scorso, aveva corso in gioventù.
Galeazzi, il ricordo di amici ed ex colleghi
Amedeo Goria, che con Galeazzi ha condiviso parte della sua esperienza in Rai, ha commentato commosso: “È stato un simbolo per l’Italia dello sport. Era, in fondo, un mediatore fra il grande pubblico e i campioni che ha saputo raccontare. Oggi mi direbbe ‘Amedè, ma che ho fatto di male, o di bene, per essere ricordato qui in Campidoglio?’. Ma noi gli vogliamo bene, gli mandiamo un gran saluto. Speriamo che faccia tante belle telecronache da lassù“.
Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha poi aggiunto: “Ci legava un grande rapporto di stima e amicizia. Era un laziale autentico, presente sempre in modo discreto, con grande competenza. Lo ricordo con grande dolore ma anche con grande affetto”.
Giordano: “Sapeva quando era il momento di esaltare i campioni”
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Anche l’ex calciatore Bruno Giordano, in biancoceleste dal 1975 al 1985, ha fatto visita alla camera ardente. “Quella di oggi è stata una giornata speciale. Un ricordo? La sua intervista a Maradona viene riproposta spesso, lì si è capita la sua grande professionalità: quando ha lasciato il microfono a Maradona. Essendo anche lui uno sportivo sapeva capire bene quando era il momento di esaltare i campioni“.
A ricordare Galeazzi, con grande commozione, anche Bruno Mascarenhas, medagliato olimpico ad Atene 2004 nel canottaggio: “Sapeva tutto di noi, dalla A alla Z – ha raccontato ai cronisti -. Per questo riusciva ad essere così naturale con gli atleti. Poi è stato uno dei pochi atleti titolati sia nella canoa sia nel canottaggio, amava il nostro sport. Se sono affezionato alle sue telecronache? Certamente! Ho quella della mia gara olimpica sul cellulare”.
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Galeazzi, inoltre, per la sua “presenza scenica” e la voce caratteristica, è stato fonte d’ispirazione per diversi comici, che ne hanno ulteriormente accresciuto la fama imitandolo in Tv e in radio. Tra questi c’è Lallo Circosta, anch’egli fra i presenti al Campidoglio per rendere omaggio al giornalista.
“Se ne va un genio, è stato un onore per me imitare Gian Piero Galeazzi – ha affermato –. Mancherà a tutti, chi lo conosceva ha tantissimi aneddoti su di lui. I romani lo amavano”.
L’assessore Onorato: “Studieremo il modo più giusto per ricordarlo”
Presente in camera ardente anche l’assessore allo Sport di Roma Capitale, Alessandro Onorato: “Amava Roma, e Roma lo amava e lo ama ancora, sta dimostrando in questi giorni quanto sia profondamente entrato nelle case dei romani e in quelle di tutti gli italiani”.
“Per Roma Capitale, per il sindaco e per tutta la giunta è stato un onore ospitare l’ultimo saluto a Galeazzi nella Sala della Protomoteca – ha aggiunto Onorato –. Soprattutto per dare l’opportunità alle amiche, agli amici e ai familiari, oltre che a tutti i romani, di rendergli omaggio. Nei prossimi giorni studieremo insieme alla famiglia e al mondo dello sport il modo più giusto per ricordarlo“.