È morto Giampiero Boniperti, il presidente onorario della Juventus

Giampiero Boniperti, presidente onorario della Juventus dal 2006, è morto stanotte a Torino per una insufficienza cardiaca. Il prossimo 4 luglio avrebbe compiuto 93 anni. I funerali si svolgeranno nei prossimi giorni in forma privata per volere della famiglia. Nel corso della sua lunga carriera, Boniperti è stato una bandiera per il club bianconero, sia come giocatore che come dirigente. Negli ultimi anni si era ritirato a vita privata e le sue apparizioni pubbliche erano diventate sempre più rare.

“Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”

In occasione del suo novantesimo compleanno, Giampiero Boniperti aveva scritto una lettera in cui augurava alla Juventus di “continuare a vincere perché, come sapete, rimane sempre l’unica cosa che conta…”. Nel corso degli anni la frase “vincere non è importante, è l’unica cosa che conta” è diventata un vero e proprio mantra, non solo per il club bianconero, ma anche per tutti i suoi tifosi. Prima di diventare un dirigente, Boniperti è stato per anni uno dei giocatori di punta della Juventus e ha indossato la casacca della squadra in ben 444 partite. Un risultato impressionante, soprattutto per chi, da bambino, sognava di indossare quei colori almeno una volta nella vita “per essere felice per sempre”.

I trionfi di Giampiero Boniperti

Nel corso della sua carriera da calciatore, Giampiero Boniperti è riuscito a togliersi diverse soddisfazioni. Come membro del “Trio magico”, composto anche da Charles e Sivori, ha portato a casa cinque scudetti. La musica è rimasta la stessa anche quando è diventato presidente del club. Sotto la sua guida, la Juventus ha vinto tutti i trofei possibili, in Italia e nel mondo intero.

La carriera

Boniperti è entrato a far parte della Juventus da giovanissimo, aveva solo 17 anni, ed è uscito dal club solo 48 anni dopo, quando ne ha lasciato la presidenza effettiva. Ha ricoperto il ruolo di presidente dal 1971 al 1990, mentre è stato amministratore delegato dal 1991 al 1994 (fu la famiglia Agnelli a richiamarlo). Nel 2006, infine, è diventato presidente onorario della squadra.

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