G20 sull’agricoltura a Firenze: “Noi uniti per fermare inquinamento”

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A Firenze è in corso il G20 sull’agricoltura. Il vertice si svolgerà nel capoluogo toscano oggi e domani, sabato 18 settembre. In questa prima fase sarà anticipato da una serie di appuntamenti alla presenza di Stefano Patuanelli, ministro delle politiche agricole, e da Janusz Wojciechowski, commissario europeo all’agricoltura. Inoltre, si terrà anche l’Open Forum sull’Agricoltura sostenibile.

I temi del G20 in corso a Firenze

In piazza della Repubblica per il G20 sull’agricoltura sono attivi gli spazi espositivi di Agrinsieme, il coordinamento di Cia Agricoltori italiani, Confagricoltura e Copagri. I temi toccati nei primi giorni riguardano il cambiamento climatico e la protezione delle foreste.

Così Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana: “La pandemia ha tirato fuori una sensibilità maggiore agli eventi che sono anche più lontani da noi, un’ottica e una visione più internazionale, non solo quello che accade dietro casa. Mi auguro che questo G20 e gli argomenti legati soprattutto all’ambiente, all’abbattimento della C02 mondiale, servano affinché la politica trovi delle risposte più lunghe nel tempo. Ci vuole uno sguardo lontano e globale“.

Garantire cibo – aveva anticipato qualche giorno fa il ministro Patuanelli è il primo elemento del ragionamento che dovremo fare insieme ai ministri del G20“. La Ministeriale Agricoltura vedrà i ministri del settore dei Paesi membri confrontarsi con i vertici delle principali organizzazioni internazionali attive in materia alimentare, tra cui Fao, Ocse, World bank, Omc, Wfp, Oms, Ilo, Cgiar e Ifad, su cinque pilastri individuati dalla presidenza italiana del G20. Tuttavia il vertice approda in Italia proprio nel momento in cui infuriano le polemiche contro la piaga dell’italian sounding.

L’italian sounding, e lo scontro tra Prosecco e Prosek

È dei giorni scorsi la scelta della Commissione europea di dare il suo assenso alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale Ue della domanda di registrazione della ‘menzione tradizionale’ del vino croato, Prosek. Una scelta che ha scatenato non poche critiche da parte del nostro Paese e la ferma opposizione di Patuanelli. In concomitanza con il G20, dunque, ci sarà questo nodo da sciogliere.

Oggi Wojciechowski ha sottolineato che “la Commissione europea ha svolto molte analisi giuridiche dalle quali è emerso che non ci sono motivi per rifiutare la richiesta croata, perché il Prosecco e il Prosek sono stati riconosciuti come prodotti differenti. Tuttavia oggi ho ascoltato molte considerazioni da parte dell’Italia, del ministro Patuanelli e delle Regioni. La questione del Prosecco è molto specifica e seria. Considererò in modo molto serio le obiezioni dell’Italia, e su questo aspetto non c’è ancora la parola fine“. Il tutto mentre il G20 sull’agricoltura è in corso proprio nel nostro Paese.

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