Si sono svolti questa mattina i funerali di Stato per l’ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, uccisi in un attentato in Congo. Picchetto d’onore per i caduti. I feretri sono arrivati alla Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma. Presenti alla cerimonia funebre, oltre ai familiari delle vittime, le alte cariche dello Stato tra cui Mario Draghi, Roberto Fico, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Virginia Raggi. Presenti anche i ministri Lorenzo Guerini, Luigi Di Maio, Luciana Lamorgese.
Non ha potuto invece partecipare Sergio Mattarella. Il Presidente della Repubblica, infatti, è reduce da un malessere dovuto a un disturbo vestibolare (ovvero un attacco di vertigini). Un’indisposizione che non gli aveva potuto consentire di essere presente nemmeno al rientro delle salme di Attanasio e Iacovacci all’aeroporto di Ciampino. La chiesa è chiusa al pubblico.
La morte di Vittorio Iacovacci ha colpito profondamente i suoi colleghi. Il carabiniere che ha letto la preghiera durante le esequie ha concluso con la voce rotta dal pianto e dopo la partenza dei carri funebri due militari sono scoppiati in lacrime abbracciati.
“C’è angoscia per i troppi uomini invaghiti dal denaro, che tramano la morte del fratello. C’è angoscia per la giustizia è disattesa. Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci sono stati strappati da questo monto da artigli di una violenza feroce, che porterà altro dolore. Dal male viene solo altro male”. Così il vicario del papa Angelo De Donatis nella sua omelia durante di funerali di Stato. Il cardinale De Donatis ha poi benedetto i feretri al termine della cerimonia.
Al termine della cerimonia, le bare sono state portate in spalla dai carabinieri fuori dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma. Anche il premier Mario Draghi si è avvicinato alle famiglie delle vittime, riunite davanti ai due feretri con i carri funebri ancora aperti, all’esterno, dove si è anche svolto il picchetto d’onore.
Luca Attanasio, ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo, e Vittorio Iacovacci, un carabiniere della sua scorta, sono rimasti uccisi in un attacco a un convoglio delle Nazioni Unite all’altezza di Goma, nel Parco nazionale del Virunga. L’attacco è avvenuto intorno alle ore 10 del mattino locali (le 9 in Italia) di lunedì 22 febbraio. Sia l’ambasciatore, che il carabiniere sono morti per le ferite riportate a causa degli spari degli attentatori. La vettura sulla quale era a bordo l’ambasciatore era parte di un convoglio della MONUSCO. Si tratta dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo.
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