Freddo a Roma, la Casa del Popolo organizza raccolta coperte

[scJWP IdVideo=”KTJRDo0e-Waf8YzTy”]

Nella Capitale il freddo sta mettendo a rischio chi vive per strada provocando una vera e propria emergenza. Le domande di aiuto sono aumentate in modo esponenziale. Oltre tremila persone senza fissa dimora che si trovano a rischio di vita per strada. Da novembre, sono già 8 i clochard morti a Roma per il freddo.

La Casa del Popolo di Casal Bruciato, nella periferia romana, da mesi opera al fianco dei cittadini per assicurare un aiuto a chi ne ha bisogno. “Durante il lockdown abbiamo distribuito i pacchi alimentari. E’ una cosa che continuiamo a fare ancora oggi. Ora che c’è l’emergenza freddo abbiamo invitato le persone a portare indumenti caldi e coperte“, ha spiegato Alessio, attivista della Casa del Popolo.

Mammì: “L’impegno di Roma Capitale è costante”

Nei mesi scorsi, di fronte alle numerose richieste di sostegno da parte delle associazioni di volontariato, le istituzioni hanno cercato di dare una risposta concreta. L’assessore alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale, Veronica Mammì, aveva assicurato che “l’impegno di Roma Capitale è costante e non è mai venuto meno”.

E ancora: “Abbiamo regolarmente attivato il Piano Freddo. Proprio da quest’anno, potenziamo ancora di più la stabilità e l’efficacia del servizio con 9 milioni di euro di investimento per un bando basato su progettualità di durata quadriennale su 500 posti. L’obiettivo è dare ancora maggiore continuità ed efficacia all’accoglienza, puntando con forza al riscatto e al reinserimento sociale e lavorativo degli ospiti“.

Un’emergenza, quella provocata dall’abbassamento delle temperature, aggravata dalla pandemia di Covid-19, che sta colpendo tutto il mondo. “Abbiamo attivato strutture per permettere la quarantena di persone senza dimora. Lavoriamo ogni giorno con Binario95, IFO Regina Elena e San Gallicano, Medicina Solidale e Intersos per garantire i necessari tamponi prima dell’immissione delle persone nei circuiti di accoglienza“, ha spiegato ancora Mammì.

Gestione cookie