Fondazione Gimbe, parole chiare: “Seconda ondata peggio di marzo”

[scJWP IdVideo=”s5AuXVFf-Waf8YzTy”]

In questa seconda ondata siamo messi peggio di marzo. C’è un coinvolgimento del Centro-Sud, che ha servizi sanitari più fragili“. Questo l’allarme lanciato da Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.

Fondazione Gimbe: scatta l’allarme

Cartabellotta non si nasconde, intervenendo in audizione alla Commissione Sanità del Senato. “Non siamo riusciti a contenere adeguatamente la seconda ondata, che era quella che ci aspettavamo di fronteggiare in questa fase autunnale. La capacità di risposta del servizio sanitario nazionale è di fatto crollata per quello che riguarda la fase territoriale un po’ in tutte le Regioni“, ammette il presidente della Fondazione Gimbe.

Già diverse Regioni sono in difficoltà dal punto di vista ospedaliero“, aggiunge Cartabellotta. La Fondazione Gimbe si riserva comunque di attendere gli esiti delle nuova restrizioni a livello nazionale e locale: “Adesso vedremo che effetto avranno queste misure introdotte dall’ultimo Dpcm. Tenendo conto la nostra valutazione complessiva sulla tipologia della seconda ondata e il suo impatto. Perché molti continuano a ripetere che non è come a marzo. Ma io mi permetto di sottolineare presso questa spettabile commissione che probabilmente adesso è anche peggio rispetto a marzo“.

Coronavirus: perché oggi è peggio che a marzo

E il presidente della Fondazione Gimbe spiega il perché di questa drammatica dichiarazione: “Oltre al coinvolgimento del Centro-Sud, è perché abbiamo di fronte 4-5 mesi di autunno-inverno. E quindi ancora i servizi sanitari non hanno sperimentato il sovraccarico dell’epidemia influenzale stagionale. Il personale sanitario è sotto pressione e sicuramente meno motivato“.

Esistono – aggiunge Cartabellotta – spie rilevanti di disagio sociale. Infine continuiamo ad assistere a continui e ripetuti attriti tra governo ed enti locali. Queste ultime sono situazioni che impediscono di prendere le misure più opportune per prevenire e contenere l’ondata di Coronavirus nel nostro Paese“. Questo il quadro piuttosto fosco della Fondazione Gimbe. E il nuovo Dpcm ancora non è operativo.

Impostazioni privacy