Nel corso della serata di ieri sera Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento, ha firmato una nuova ordinanza di abbattimento per Jj4, l’orsa ritenuta responsabile dell’uccisione del runner Andrea Papi, morto a 26 anni lo scorso 5 aprile nei boschi di Caldes in Val di Sole. La cattura dell’esemplare è avvenuta il 18 aprile, ma una sentenza del Tar di Trento aveva bloccato la prima ordinanza di abbattimento, a seguito di diversi ricorsi presentati dalle associazioni ambientaliste, fino all’udienza prevista per il prossimo 11 maggio.
Nel nuovo provvedimento della regione viene comunque specificato che la soppressione dell’orsa sarà “sospesa fino all’11 maggio 2023, quando verrà, innanzi al Trga di Trento, la trattazione collegiale dell’incidente cautelare relativo alle proprie ordinanze contingibili e urgenti”. Nell’ordinanza viene anche però richiesto che “La soppressione dell’animale sia eseguita al più presto pervenuti gli esiti dell’incidente cautelare di cui sopra”. Proseguendo viene ritenuto che “in via precauzionale per la salute e l’incolumità pubblica, sia ragionevole abbattere l’animale, anziché accettare anche il minimo rischio che lo stesso possa nuovamente venire a contatto con una persona, anche nell’ambito di tutte le fasi operative finalizzate all’eventuale trasferimento dello stesso in altro luogo”.
Sempre nell’ordinanza viene espressa la preoccupazione su un eventuale trasferimento dell’orsa, difatti si legge: “La Provincia non dispone di un’alternativa concreta prefigurata nei decreti cautelari del presidente del Trga, ossia quella di un eventuale trasferimento dell’orsa Jj4 in altro sito esterno alla Regione Trentino Alto Adige/Südtirol, anche estero, che inderogabilmente offra elevati standard per le esigenze di sicurezza e di incolumità per i suoi frequentatori, nonché per gli operatori e per chi dovesse procedere con le operazioni di trasferimento”.
La Lav (Lega antivivisezione) ha annunciato che presenterà una diffida alla Apss (Azienda Provinciale Servizi Sanitari) contro l’esecuzione dell’orsa Jj4, la quale, secondo gli animalisti, violerebbe l’articolo 544 bis del Codice penale, il quale prevede due anni di reclusione per mandanti ed esecutori dell’uccisione senza necessità di un animale. Nella nota della Lav si legge: “La data del prossimo 11 maggio, nella quale il Tar in sede collegiale avrebbe dovuto fornire il verdetto finale sull’orsa Jj4, visto il ritiro da parte di Fugatti delle sue due prime ordinanze, rimane quindi il giorno in cui l’Asl veterinaria trentina, su ordine del Presidente provinciale, ha il mandato di eseguire la condanna a morte dell’animale”.
Anche il presidente della Leal – Lega antivivisezionista, Gian Marco Prampolini, ha annunciato che il suo ufficio legale “sta depositando denuncia e istanza di sequestro dell’animale e sta valutando anche il deposito del ricorso al Tar avverso questa nuova ordinanza”.
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