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Lo sciopero generale di Cgil e Uil contro la manovra ha interessato anche Firenze, con un corteo che è partito dalla stazione di Santa Maria Novella. Paola Galgani, segretario generale Cgil Firenze: “Chiediamo politiche diverse. Gli atti contenuti in questa manovra vanno nella direzione opposta. Si mette una tassa piatta per i redditi fino a 85 mila euro, mentre ci sono pensionati e lavoratori dipendenti, precari, redditi bassissimi che pagano molto di più. Invece di redistribuire la ricchezza pubblica anche attraverso un grosso investimento pubblico, non c’è assolutamente niente. L’abbiamo definita una manovra iniqua e per me è anche classista. Toglie a chi ha poco per dare a chi ha già molto“.
Marco Conficconi, segretario generale UilTucs Firenze: “Siamo insieme in piazza per manifestare contro la riforma del Governo. Siamo per una fiscalità giusta, per una giusta retribuzione dei pensionati e per la difesa dei diritti dei lavoratori. Bisogna alzare gli stipendi e dare più tutele. Non vogliamo voucher o una fiscalità che premi chi già ha molti soldi“.
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“Salvini forse non avendo mai lavorato non ha mai avuto il problema di scioperare. Mi sembra che le ragioni dello sciopero siano molto chiare. Le persone che ci rimettono il salario non scendono in piazza per ragioni politiche, scendono in piazza quando vedono che la loro condizione peggiora e il Governo va da un’altra parte. Salvini dovrebbe interrogarsi sul fatto che questa manovra non aumenta il salario dei lavoratori, peggiora la precarietà, non interviene sulle pensioni“. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine della manifestazione Cgil-Uil di Roma.
“Quota 103 è un’ulteriore presa in giro, penso che tutti i lavoratori abbiano capito che la storia delle quote era una presa in giro, perché siam passati da quota 100 a quota 103 e alla fine la riforma Fornero non è fatta, anzi, siamo in una fase in cui è peggiorata“, ha aggiunto.
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Landini ha poi spiegano con chiarezza le ragioni dell’agitazione. “Stiamo scioperando in coerenza con quello che abbiamo fatto un anno fa contro il Governo Draghi. Stiamo contestando una manovra del Governo sbagliata perché non affronta i problemi di questo Paese. La gente non arriva alla fine del mese, i salari sono tra i più bassi d’Europa, i livelli di precarietà sono altissimi, i giovani sono costretti ad andarsene dal nostro Paese, c’è l’evasione fiscale più alta d’Europa. Noi stiamo chiedendo di ridurre la tassazione su lavoro dipendente, di cancellare i voucher, non di ripristinarli, stiamo chiedendo di fare investimenti su sanità, scuola, PA per creare lavoro. Questo Governo non ha discusso con le organizzazioni sindacali, sta andando in una direzione sbagliata, contro il mondo del lavoro“. Ha poi sottolineato che “anche la Cisl chiede tante modifiche, noi oggi non siamo in piazza contro altre organizzazioni sindacali“.
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