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In lacrime Samantha, 20 anni, nata e cresciuta a Firenze, denuncia l’aggressione in una discoteca del capoluogo toscano da parte di un calciatore: Abdou Diakhate.
“Mi ha chiamato, sono andata lì per parlare, e lui mi ha tirato un cazzotto“, spiega la giovane donna. Nel video pubblicato su Facebook la si vede in lacrime, mentre con difficoltà prova a ricostruire quanto avvenuto e come si sarebbero svolti i fatti culminati con l’aggressione del giocatore.
L’episodio risale a giovedì sera
Samantha spiega che il tutto è successo giovedì sera, quando è avvenuto l’incontro con il calciatore: “Mi ha chiamato per parlare e io sono andata lì per parlare. Lui mi ha tirato un cazzotto e mi ha rotto la mandibola. Sia la parte destra che la parte sinistra. Sono costretta ad operarmi lunedì. Sono costretta a mangiare pappine e a fare riabilitazione per mesi“.
“Quando io sono stata picchiata – aggiunge la giovane, che solo in questo momento cede alla commozione e alle lacrime – mi hanno lasciata in una pozza di sangue e nessuno mi ha aiutato. I buttafuori non mi hanno aiutato e hanno scortato lui alla macchina. Nessuno, tranne la mia amica, mi ha prestato soccorso, soprattutto quelli che lavoravano lì. Hanno fatto finta di niente“.
Con il calciatore “si conoscevano da anni”
“Io voglio giustizia, perché non funziona così. Non esiste che un uomo possa rompere le ossa a una donna e invece che essere soccorsa lei viene scortato lui alla macchina perché è un famoso calciatore. Non esiste“, conclude Samantha tra il dolore, lo sgomento e la rabbia.
Per la frattura della mandibola la giovane è stata nel frattempo operata e dovrà sottoporsi a un secondo intervento: la prognosi è di 30 giorni. Il suo rappresentante legale, Francesco Di Luciano, riferisce che è stata presentata una denuncia in procura. Accertamenti sono in corso da parte della squadra mobile fiorentina per ricostruire l’episodio. Samantha e il giovane calciatore, si spiega, si conoscevano da anni.
