Firenze lancia un piano contro il turismo di massa: dal 2025 vietate le keybox e nuove regole per gli affitti brevi
Martedì, la sindaca di Firenze, Sara Funaro, ha annunciato un nuovo piano per affrontare i problemi legati al turismo di massa nel centro storico della città. Il turismo intensivo, da tempo oggetto di preoccupazione, comporta numerosi effetti negativi sull’equilibrio urbanistico e sulla qualità della vita dei residenti.
Contrastare questi effetti è una priorità che il comune di Firenze sta perseguendo con iniziative mirate. La misura più significativa del piano è il divieto, a partire dal 2025, di installare le keybox, le cassette per chiavi utilizzate dai proprietari di appartamenti turistici per lasciare le chiavi agli ospiti.
Questi dispositivi, che consentono ai turisti di accedere agli alloggi in modo indipendente, senza la presenza dei proprietari, si sono diffuse rapidamente, diventando simbolo della crescente trasformazione del centro storico in un luogo sempre più orientato agli affitti brevi.
Proprio contro l’utilizzo delle keybox, pochi giorni fa, l’associazione Salviamo Firenze ha organizzato una protesta particolarmente visibile, ricoprendo molte di queste cassette con adesivi rossi a forma di X. L’azione aveva l’obiettivo di richiamare l’attenzione sul problema degli affitti brevi, che molti ritengono stia snaturando il tessuto sociale del centro storico.
Non è probabilmente una coincidenza che, pochi giorni dopo la protesta, la sindaca Funaro abbia presentato il suo piano, sottolineando come il divieto delle keybox rappresenti il primo punto di una lista complessiva di dieci azioni programmate. Il divieto riguarderà tutti gli spazi situati nell’area protetta dall’UNESCO, che coincide in gran parte con il centro storico e copre un raggio di circa due chilometri. L’UNESCO, che incentiva la protezione di luoghi di grande valore storico, culturale e ambientale, rappresenta un interlocutore chiave per il comune di Firenze nel definire politiche di tutela.
Oltre al divieto delle keybox, il piano prevede altre misure per regolare l’impatto del turismo. Una di queste è la limitazione dell’uso delle golf car, piccoli veicoli utilizzati per trasportare i turisti e i loro bagagli. Questi mezzi, sempre più presenti nelle strade del centro, sono considerati da molti un elemento di disturbo per il decoro e la vivibilità della città. Inoltre, nell’area UNESCO sarà vietato per le guide turistiche l’uso di altoparlanti, spesso ritenuti invasivi per il quieto vivere e l’esperienza di visita.
Un altro aspetto fondamentale del piano riguarda l’introduzione del CIN (Codice Identificativo Nazionale), una misura che sarà obbligatoria dal 2025 per chi affitta immobili a breve termine. Questo codice, introdotto quest’anno a livello nazionale, dovrà essere riportato in ogni annuncio pubblicitario e reso visibile anche sull’edificio tramite un bollino. Lo scopo è quello di unificare i sistemi di riconoscimento regionali e creare un registro nazionale delle locazioni turistiche, facilitando il monitoraggio e la regolamentazione degli affitti inferiori a 30 giorni.
Il piano include anche campagne di comunicazione per promuovere il turismo sostenibile, puntando sulle piattaforme digitali più utilizzate dai turisti, come Booking, Airbnb e Tripadvisor. Attraverso queste piattaforme, il comune di Firenze intende non solo sensibilizzare i visitatori, ma anche raccogliere dati per analizzare e monitorare l’utilizzo degli affitti brevi. I dati confluiranno nella nuova Dashboard turistica, una piattaforma progettata per raccogliere tutte le informazioni rilevanti sul turismo a Firenze e guidare le politiche future.
Da tempo, Firenze cerca di limitare gli effetti negativi del turismo di massa sul centro storico, e Funaro ha reso questo tema centrale nel suo mandato, iniziato lo scorso giugno. Tra le iniziative recenti, il comune ha approvato un piano per vietare l’apertura di nuovi negozi e ristoranti in 42 strade del centro storico, con l’obiettivo di tutelare le attività storiche e locali. Lo scorso luglio, inoltre, era stata varata una delibera per limitare gli affitti brevi, contribuendo a frenare la progressiva trasformazione del centro storico in un luogo destinato esclusivamente al turismo.
Con questo piano, Funaro spera di bilanciare le esigenze del turismo con la tutela del patrimonio e della comunità locale, mantenendo l’identità unica di Firenze intatta per le generazioni future.
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