Firenze accoglie il cinema agli Uffizi: “Primo festival dopo pandemia”

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Stamattina è stato presentato nell’auditorium degli Uffizi a Firenze il cartellone cinematografico con le pellicole che saranno trasmesse sotto il loggiato del museo. Dal 28 giugno all’8 agosto il piazzale del museo fiorentino accoglierà cittadini e turisti con film in lingua originale e sottotitoli in italiano, tutti a ingresso libero.

In cosa consiste il festival ‘Apriti’ Cinema’ agli Uffizi

Il direttore degli UffiziEike Schmidt, ha commentato: “Il festival ‘Apriti Cinema’ nel cortile degli Uffizi sottolinea l’unità delle arti ed è anche un grande segnale di ripartenza. È il primo grande festival dopo la pandemia per i cittadini e gli stranieri che verranno in città. Ma soprattutto, nel corso degli anni, questo è diventato un appuntamento per i cittadini di Firenze“.

Schmidt ha poi insistito su ciò che l’evento presenterà: “Gratuitamente, e quest’anno già alle 9:30, tutti i visitatori potranno venire e vedere questi capolavori cinematografici. Ma spesso anche opere che hanno una relazione diretta con l’arte. Abbiamo il ciclo sulle donne artiste e un documentario degli Uffizi dietro le quinte“.

Una manifestazione dedicata a fiorentini e turisti

L’assessore alla Cultura del Comune di Firenze, Tommaso Sacchi, a sua volta ha inquadrato l’iniziativa degli Uffizi: “Oggi presentiamo un cartellone unico. Ovviamente non è un lavoro casuale. Cioè, non abbiamo solo creato un bel cinema per ospitare dei bei titoli. Ma è innanzitutto lavorare su una programmazione di senso e ragionata, che punta a valorizzare quest’arte nel luogo monumentale in cui ci troviamo. E il cinema in lingua è un altro grande tema del nostro cartellone“.

Questo cartellone ci permette di attirare anche un pubblico internazionale, chi vive a Firenze o chi si trova a frequentare nuovamente la nostra città. Si tratta anche di un incentivo a un turismo attento e consapevole. Avremo infatti ospiti da tutto il mondo. Il cinema agli Uffizi è ormai diventata una tradizione per l’estate fiorentina“, ha concluso Sacchi.

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