In Austria i padrini donano una pasta lievitata ai loro figlioli. In Portogallo i bambini vanno di porta in porta, dove ricevono torte, noci e melograni. Mentre, in Francia, Italia e altri paesi, si va al cimitero per deporre i crisantemi sulla tomba dei cari defunti. In gran parte del mondo cristiano, la Festa di Tutti i Santi, conosciuta anche come Ognissanti, è celebrata il 1° novembre, da oltre un millennio. Ma cosa si commemora? E perché si celebra in questa data?
La Festa di Tutti i Santi, nota nel calendario liturgico come Ognissanti, celebra insieme l’onore e la gloria di tutti i santi, compresi quelli non canonizzati. Il giorno successivo, il 2 novembre, cade invece il Giorno dei Morti, ma le celebrazioni di entrambe le ricorrenze tendono in molti casi a coincidere. Infatti, in diversi paesi, inclusa l’Italia, è festa soltanto il 1° novembre, giorno in cui è tradizione commemorare i defunti, andando nei cimiteri e deponendo crisantemi e ghirlande sulle tombe.
Un tempo celebrata a maggio, la Festa di Tutti i Santi ricorre ogni 1° novembre, per volere di Papa Gregorio III (731-741). Per commemorare i Santi, la scelta ricadde sulla data dell’anniversario della consacrazione di una cappella a San Pietro alle reliquie dei santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori. Ai tempi di Carlo Magno, la festa in onore di tutti i santi era ormai diffusamente celebrata a novembre. Nell’835 il re franco Luigi il Pio decretò che diventasse festa di precetto, andando a sostituire l’antica festa romana dedicata a San Cesario di Terracina, il santo degli imperatori romani. Altri studiosi, tra cui l’antropologo James Frazer, ipotizzò che tale data fosse stata scelta dalla Chiesa per creare una continuità cristiana con Samhain, l’antica festa celtica del nuovo anno.
In molti paesi, il giorno di Ognissanti, è un giorno festivo, ma non lo è il giorno della Commemorazione dei defunti. Per questo motivo, in Italia, come in Francia e altri paesi, è tradizione andare al cimitero nel giorno di Ognissanti. In Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Finlandia e altri ancora, è tradizione accendere candele e visitare le tombe di parenti defunti. Una singolare tradizione è invece in Austria e Baviera, dove i padrini donano una pasta lievitata ai propri figlioli. Mentre in Portogallo i bambini vanno di porta in porta per ricevere torte, noci e melograni. In Messico la Festa di Tutti i Santi coincide con il primo giorno della celebrazione del “Giorno dei Morti”. Un Guatemala invece è tradizione preparare un pasto speciale chiamato “fiambre” a base di salumi e verdure da deporre sulle tombe e far volare gli aquiloni come simbolo di unione tra vivi e morti.
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