La pace, improvvisa quanto inattesa, tra la Rai e Fedez sembra pronta a scoppiare dopo mesi di polemiche, attacchi incrociati e anche ricorsi al tribunale. Secondo quanto appreso da Adnkronos, infatti, la causa per diffamazione nei confronti del popolare rapper non avrà più luogo.
Perché la Rai ha rinunciato alla causa per diffamazione
La Rai avrebbe infatti deciso di non procedere nei confronti di Fedez in relazione ai fatti del Concertone del Primo Maggio. In quella circostanza il rapper fece discutere per una vigorosa protesta portata anche sui social network. E che sfociò in un’arcinota accusa di censura.
L’Adnkronos fa riferimento a “fonti qualificate“, secondo cui la decisione di intentare la causa nei confronti di Fedez fu presa dai precedenti vertici Rai. Essa però “non ha avuto seguito per mancanza di alcuni requisiti“. E che il clima sia ora più disteso è confermato da un altro dettaglio non di poco conto. L’artista, infatti, sarà ospite domenica prossima di Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa‘ su Rai3. Proprio lui sarà tra i protagonisti della prima puntata della nuova stagione dello show.
Lo scontro dopo il Primo Maggio: il “riassunto” di Fedez
Lo scontro si era spostato dalle pagine social alle aule di tribunale il 25 maggio scorso. “Aggiornamento sul mio album delle querele: sono appena stato querelato dalla Rai“, dichiarò Fedez in un suo resoconto della situazione sulle Instagram Stories. E poi: “Ho sempre detto che mi assumo le responsabilità di ciò che ho detto e fatto. Quindi ne affronto le conseguenze. Però bisognerebbe ricordare come si è comportata la tv di Stato in questa faccenda“.
“Ricapitolando la storia della nostra fantastica tv di Stato – aggiunse ancora Fedez non rinunciando mai a un’abbondante dose di ironia –. Salgo sul palco del Primo Maggio, dico che hanno fatto pressione per cercare di farmi togliere i nomi dei leghisti che dicevano frasi come ‘se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno‘. Dico che la direttrice di Rai3 ha trovato inopportuno il mio testo, poi scendo dal palco e la Rai dice che sono un bugiardo. Che non è vero. Diffamandomi quindi, perciò io pubblico la telefonata in cui la vicedirettrice di Rai3 mi fa pressioni per omettere dei nomi. E non si capisce il perché, dato che si tratta di fatti incontestabili“. Contestualmente, annunciò una controdenuncia per diffamazione nei confronti del direttore di Rai3, Franco Di Mare.