Fedex, protesta al Mise: “I politici non ci ascoltano”

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Circa un centinaio di lavoratori della multinazionale Fedex Tnt, iscritti al sindacato Si Cobas, hanno protestato di fronte al Mise contro la chiusura dei magazzini di Piacenza e contro l’uccisone del sindacalista Adil durante un presidio. “Non è la prima volta in cui protestiamo di fronte al Mise. È da più di quattro mesi che siamo sulle strade, da quando hanno licenziato i nostri colleghi di Piacenza. Hanno buttato sulla strada le famiglie di più di 280 lavoratori, senza nemmeno avvisare. Dicono che a Piacenza manca il lavoro, ma non è così. Nelle ultime settimane hanno aperto due mini hub e hanno spostato lì la merce. Sono mesi che protestiamo e che organizziamo presidi ma i politici non ci ascoltano. Dove sono le leggi italiane che permettono ad una multinazionale di chiudere uno stabilimento all’improvviso?“, ha dichiarato uno dei manifestanti.

Fedex, i manifestanti ricordano Adil Belakhdim

Col Si Cobas abbiamo ottenuto alcuni diritti dopo dieci anni di lotte. Prima non avevamo né ferie, né malattia, né infortuni. Non avevamo nemmeno la dignità“, ha spiegato un altro dipendente di Fedex. Durante la protesta non è mancato un momento dedicato al ricordo di Adil Belakhdim, il coordinatore interregionale dei SiCobas, che ha perso la vita il 18 giugno dopo essere stato travolto da un tir.

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