Fase 3, le regole per chi viaggia in aereo: stretta sui bagagli a mano

Parte da venerdì 26 giugno una serie di limitazioni che l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, imporrà a tutte le persone che prenderanno un aereo durante la cosiddetta Fase 3 dell’emergenza coronavirus. Le disposizioni, studiate per venire incontro alle indicazioni del Ministero della Salute, riguardano il controllo della temperatura dei passeggeri, le autocertificazioni da avere con sé prima della partenza e, soprattutto, forti limitazioni alla possibilità di imbarcare bagagli a mano. L’Enac ricorda inoltre che tutti i vettori, indipendentemente dalla nazionalità di appartenenza, devono rispettare l’obbligo di distanziamento.

Addio (per ora) al bagaglio a mano nelle cappelliere

Nella nota diffusa dall’Enac si specifica che i passeggeri potranno imbarcare solo bagagli che possono essere posizionati sotto il sedile di fronte al posto assegnato. Sarà impossibile, quindi, portare quindi i classici trolley che di solito occupano le cappelliere. Queste ultime, infatti, non potranno essere utilizzate a nessun titolo per ragioni sanitarie. Una vera e propria rivoluzione, che durerà fino a nuovo ordine da parte dell’Ente, per chi è abituato a viaggiare in economia imbarcando il bagaglio a mano.

Autocertificazioni necessarie

Per quanto riguarda la misurazione della temperatura, il controllo deve essere effettuato prima di salire sull’aereo. Se la temperatura supera i 37,5 gradi l’accesso a bordo sarà vietato. Non è necessario un ulteriore controllo se il passeggero è stato sottoposto alla misurazione all’ingresso dell’aeroporto o comunque prima dell’imbarco.

Sarà ancora necessario, inoltre, che il passeggero compili un’autocertificazione che attesti le sue condizioni di salute. Nel documento bisogna certificare di non aver avuto contatti stretti con persone affette da Covid-19 nei due giorni precedenti, prima dell’insorgenza dei sintomi e fino a quattordici giorni dopo l’insorgenza dei sintomi. Per consentire la tracciabilità dei contatti, il passeggero dovrà poi impegnarsi a comunicare alla compagnia aerea e all’Autorità sanitaria territoriale competente l’insorgenza di sintomi da Covid-19 qualora dovesse comparire entro otto giorni dallo sbarco.

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