Con la fase 2 ripartono i mercatini rionali a Napoli, solo per gli alimentari, ma la ripresa è deludente. Pochissima l’affluenza e i commercianti lanciano l’allarme: “La situazione è preoccupante, non ci sono clienti. Resistiamo, ma se andremo avanti così saremo costretti a chiudere. Lo Stato ci ha abbandonato”.
Un salumiere del mercatino di Antignano al Vomero racconta di riuscire a incassare solo qualche decina di euro al giorno.
“I clienti li abbiamo persi e lo Stato non ci aiuta. Oggi ho incassato 20 euro. Se continuo così tra 10 giorni devo chiudere”. Questo lo sfogo del commerciante, che lamenta la scarsità di aiuti da parte del Governo italiano: “Ci hanno fatto chiudere per troppo tempo. Due mesi sono troppi. Ci hanno abbandonato”.
Napoli e fase 2, i commercianti: “La ripartenza di oggi è preoccupante, ma resistiamo”
“Vengono pochi clienti e quei pochi si lamentano di avere speso troppo. Ho incassato qualcosina ma non si tratta di guadagno. Noi abbiamo prezzi molto competitivi, la ripartenza di oggi è preoccupante ma resistiamo”, ha raccontato un fruttivendolo, che, come i colleghi, spera di poter ripartire al più presto a pieno regime.
Secondo alcuni commercianti l’assenza di clienti sarebbe dovuta anche ad una scarsa comunicazione istituzionale sulla riapertura dei mercati rionali.
“Non c’è ancora affluenza. Molti clienti non sanno che siamo aperti. Finché la gente non riesce a scendere perché ha paura è un problema. Oggi non abbiamo incassato nemmeno il 10% di una giornata normale”, racconta un salumiere. “Siamo qui a sistemare e a pulire, sperando di poter riavviare l’attività, ma a livello di lavoro non ci sono clienti”.