Il Senato della Repubblica, durante l’iter di conversione del Decreto Semplificazioni, ha approvato un maxi emendamento al relativo disegno di legge, con importanti modifiche al Codice della Strada e alle leggi complementari.
Gli scooter a tre ruote potranno circolare liberamente in autostrada. Gli ausiliari per il traffico beneficeranno di maggiori poteri per sanzionare nei divieti di sosta. Molte di queste proposte provengono dai comuni italiani, impegnati ad affrontare la nuova mobilità con provvedimenti a tutela di ciclisti e pedoni. Così, d’ora in avanti, sarà possibile effettuare controlli di velocità con autovelox fissi, anche sulle strade urbane di quartiere, oggi vietati.
Sul fronte bici, si denotano le “strade urbane ciclabili“, con limite di velocità a 30 km/h e priorità a questi mezzi. Chi guida gli altri veicoli dovrà dare la precedenza ai ciclisti che transitano o si immettono su queste strade, con maggiore cautela durante il sorpasso.
Nelle novità per il Codice della Strada ci sono le “zone scolastiche” nelle città. In queste aree è garantita una particolare protezione dei pedoni, delimitata da appositi segnali. La circolazione verrà limitata o esclusa, secondo orari e modalità definiti dalle ordinanze dei sindaci. Pesanti le sanzioni per chi viola i divieti nella “zona scolastica“. Si parla di cifre da 164 a 664 euro e sospensione della patente da 15 a 30 giorni.
Per quanto riguarda i dipendenti di ditte municipalizzate o private addette alla raccolta dei rifiuti, questi potranno fare contravvenzioni. Il tutto potrà essere fatto scattando una foto, quando la sosta del mezzo sarà di intralcio al loro lavoro. Potranno farlo solo coloro sui quali non gravano precedenti penali e in possesso di un’adeguata formazione.
Dalla fine del 2018 le persone residenti in Italia da più di 60 giorni non possono guidare auto con targa estera. Una norma che che in questi anni ha provocato parecchi problemi. In deroga alla regola generale potranno circolare con targa estera i residenti nel comune di Campione d’Italia, il personale civile e militare in servizio all’estero, i lavoratori frontalieri o persone residenti in Italia, che prestano un’attività di lavoro in favore di un’impresa avente sede in uno Stato confinante o limitrofo. Si aggiungono anche il personale delle Forze armate e di polizia e il personale dipendente di associazioni territoriali di soccorso.
Secondo Giordano Biserni, Presidente ASAPS (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale), si tratta di una riforma voluta per garantire maggiore sicurezza. Sempre Biserni, sostiene che sarebbe stata da aggiungere anche una norma che preveda la sospensione della patente per chi viola il Codice della Strada utilizzando il cellulare al volante. Proposta mai accolta.
Infine, sottolinea il Presidente di ASAPS, “dal 14 settembre con la riapertura delle scuole torneranno a formarsi ingorghi lungo le strade delle città. Ecco perché servono più agenti e vigili e non solo dipendenti comunali o di aziende municipalizzate”. Una considerazione che nasce soprattutto dalla costante riduzione, in questi ultimi anni, della presenza della Polizia Stradale lungo le strade italiane.
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