Si tratta di un’eventualità rara, ma c’è un precedente che aiuta a capire cosa potrebbe succedere nel caso in cui Jorge Mario Bergoglio dovesse spirare nelle prossime settimane

L’aggravamento delle condizioni di Papa Francesco, attualmente ricoverato presso l’ospedale Gemelli a causa di una serie di malattie respiratorie, ha riacceso il dibattito su un tema delicato e storico: cosa accadrebbe se un Papa dovesse morire durante un Anno Santo? Sebbene non vi siano conferme ufficiali riguardo a eventuali dimissioni, il panorama che si delinea è complesso e ricco di implicazioni liturgiche, giuridiche e storiche.
Il Giubileo, istituito da Bonifacio VIII nel 1300, rappresenta un momento di grazia e di indulgenza per i fedeli, un periodo in cui i cristiani sono invitati a intraprendere pellegrinaggi e a partecipare a celebrazioni solenni. Ogni Anno Santo è caratterizzato dall’apertura delle Porte Sante, simbolo di accoglienza e perdono. Tuttavia, la possibile morte del Pontefice durante tali eventi pone interrogativi sulla continuità della vita della Chiesa e sulle celebrazioni giubilari stesse.
Cosa prevede la Costituzione Apostolica
Secondo le disposizioni della Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis”, promulgata da Giovanni Paolo II nel 1996, in caso di morte del Papa, tutti i poteri del Pontefice cessano immediatamente. Il Collegio Cardinalizio assume temporaneamente la guida della Chiesa, ma è importante notare che non ha il potere di prendere decisioni su questioni dottrinali o istituzionali di grande rilevanza. I cardinali si riuniscono per gestire gli affari correnti e organizzare il conclave, che si svolge entro 15-20 giorni dalla morte del Pontefice per eleggere il suo successore.
Durante questo periodo di transizione, è probabile che le celebrazioni giubilari subiscano una sospensione temporanea, in segno di lutto ufficiale, per poi riprendere con il nuovo Papa. Tuttavia, il Giubileo stesso non verrebbe annullato, poiché rappresenta un evento che coinvolge l’intera Chiesa e non è legato esclusivamente alla figura del Pontefice.
La morte di Papa Innocenzo XII durante il giubileo del 1700
Ma è mai accaduto nella storia che un Papa morisse durante un Giubileo? La risposta è sì. Un episodio significativo si è verificato nel 1700 con la morte di Papa Innocenzo XII. Questo Papa, già ammalato, non poté presiedere al rito di apertura della Porta Santa. Innocenzo XII, nato nel 1615 e salito al soglio pontificio a 76 anni, dedicò il suo pontificato a importanti riforme e alla promozione della carità. Indisse tre Giubilei straordinari tra il 1691 e il 1695 e il sedicesimo Giubileo ordinario nel 1699, mirato a favorire la preghiera e il pellegrinaggio.
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Durante il Giubileo del 1700, la città di Roma si preparò ad accogliere un gran numero di pellegrini. Tuttavia, la malattia di Innocenzo XII lo costrinse a rimanere lontano dalle cerimonie. La regina di Polonia, Maria Casimira, partecipò all’apertura della Porta Santa, mentre il Papa versava gran parte delle elemosine per garantire l’ospitalità ai fedeli, che in quel periodo giunsero in gran numero a Roma. La sola confraternita della Santissima Trinità accolse circa trecentomila pellegrini.
Tuttavia, il 27 settembre 1700, Innocenzo XII morì all’età di 85 anni, segnando un momento storico in cui un Giubileo si celebrava con il soglio pontificio vacante. Dopo due mesi fu eletto un nuovo Papa, Clemente XI.
L’eredità di Clemente XI
Clemente XI, una volta eletto, cercò di seguire le orme del suo predecessore, impegnandosi nella lotta contro il nepotismo e promuovendo le missioni. Fu un periodo di grandi sfide, poiché il Papa dovette fronteggiare anche l’emergenza delle inondazioni del Tevere, che resero impraticabili molte strade e limitarono ulteriormente l’afflusso di pellegrini verso Roma. La basilica di San Paolo fuori le Mura non era più raggiungibile, così la meta del pellegrinaggio giubilare venne spostata a Santa Maria in Trastevere.
Le difficoltà logistiche e le calamità naturali influenzarono profondamente l’andamento del Giubileo. Tuttavia, il Papa concesse l’indulgenza plenaria a tutti coloro che parteciparono a un rito di chiusura di una delle Porte Sante, nella speranza di mantenere viva la devozione e l’unità della comunità cristiana.
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