Un invito a pranzo in piena regola, per sensibilizzare ulteriormente il Governo sulle difficoltà del mondo della ristorazione. È scattato nel cuore dell’Umbria, per l’esattezza sotto la villa di campagna di proprietà del presidente del Consiglio, Mario Draghi. E così a Città della Pieve è arrivato un invito a pranzo simbolico per il premier.
Draghi ha annunciato due giorni fa il ritorno delle zone gialle dal 26 aprile, con la possibilità di apertura dei ristoranti anche la sera. Così chef e produttori enogastronomici si sono dati appuntamento dalle 11:30 alle 13:30 di domenica 18 nella “sua” Città della Pieve. Una protesta tutt’altro che rumorosa, se si eccettua il frastuono di mestoli e padelle. A guidare il tutto è Simone Ciccotti, titolare dell’Antica trattoria San Lorenzo a Perugia.
“Vogliamo consegnare nelle mani del premier Draghi i prodotti e le eccellenze umbre, affinché non vadano a morire – spiega lo chef organizzatore dell’iniziativa in un’intervista a ‘Repubblica’ –. Purtroppo non basteranno le riaperture già annunciate. Ma per garantire la sopravvivenza del settore sarà indispensabile la ripresa dei consumi“.
Il menù è pensato specificamente per Draghi e si chiama “L’arricchimento del palato a non morire“. È interamente incentrato sulle ricchezze del territorio umbro. “Che – insiste Ciccotti – rischiano di sparire se non verrà superato questo momento di difficoltà“. Hanno aderito all’iniziativa Marco Caprai, imprenditore vitivinicolo a Montefalco, Giuliano Martinelli di Giuliano tartufi, Francesco Gradassi di olio Marfuga, i rappresentanti di Fratelli Angelucci Carni e di Eraldo Dentici Vini, Lina Angelucci del ristorante Il Balestruccio a Perugia, Alberto Massarini del ristorante Il Pentagramma a Spoleto e lo chef stellato Gianfranco Vissani.
L’iniziativa del pranzo a Draghi è stata chiaramente illustrata in una nota di Solidart, l’associazione diretta dallo stesso Ciccotti. “Sarà un cordiale e garbato invito a pranzo, che servirà semplicemente a ricordare a tutti quanto è importante e trainante il settore alimentare e della ristorazione per la nostra nazione. Siamo rinomati nel mondo per moltissime cose, ma al primo posto rimane sempre il buon cibo e il buon vino per il nostro stile di vita“, si legge nel comunicato.
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