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La presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen, è a Villa Pamphilj, a Roma, per il Global Health Summit, accolta dal premier Mario Draghi. Il capo del governo e von der Leyen guideranno i lavori del vertice che nel corso della giornata del 21 maggio dovrebbe riunire i leader del G20 per suggellare la Dichiarazione di Roma. Si tratta di un patto che fisserà le regole nell’approccio che i principali Stati del mondo avranno nella lotta alle pandemie.
Draghi: “Tragedia sta finendo”, ecco i prossimi obiettivi
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“Dopo un anno e mezzo, stiamo iniziando a vedere la fine della tragedia. Per la prima volta, la normalità sembra essere vicina. Sfortunatamente, in molte altre epoche storiche le pandemie non sono state facili da battere“, ha dichiarato Draghi nel corso del suo intervento di apertura a Villa Pamphilj per il Global Health Summit.
L’obiettivo dell’incontro è la firma della Dichiarazione di Roma, un documento che garantisca di gestire epidemie in futuro a firma dei paesi del G20. E Draghi ha sottolineato l’importanza dei risultati già raggiunti nel contrasto alla piaga del Coronavirus. “Gli scienziati hanno prodotto una serie di vaccini efficaci ad una velocità senza precedenti. Li stiamo distribuendo rapidamente, partendo dai più anziani e i più fragili, garantendoli gratuitamente a tutti“, sono state le sue parole.
Il problema della vaccinazione anti Covid nel mondo
E quindi Draghi è passato ad analizzare le attuali problematiche nel contrasto al Coronavirus. “Le differenze nella distribuzione dei vaccini sono sconcertanti: quasi 1.5 miliardi di dosi di vaccino sono state distribuite in più di 180 Paesi nel mondo. Solo lo 0.3 per cento di queste tra i Paesi più poveri, mentre le nazioni più ricche ne hanno somministrato l’85% del totale“, ha sottolineato il presidente del Consiglio.
“Queste differenze non sono solamente inaccettabili, ma sono anche pericolose. Fintanto che il virus continuerà a diffondersi incontrastato nel mondo, potrà mutare pericolosamente“, ha aggiunto Draghi. Ribadendo dunque uno dei principali obiettivi del Global Health Summit di Roma: “Dobbiamo assicurare la disponibilità dei vaccini ai Paesi più poveri. Una proposta è quella di introdurre una sospensione dei brevetti sui vaccini Covid-19. L’Italia è aperta a questa idea“.