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Circa 200 cittadini si sono radunati in piazza della Scala a Milano per manifestare a sostegno della permanenza del presidente del Consiglio, Mario Draghi, a Palazzo Chigi. Tra loro anche esponenti della comunità ucraina della città, uniti per chiedere che l’attuale Governo non cambi.
“L’obiettivo è lanciare un appello alle forze politiche e al Parlamento italiano perché riflettano e confermino le condizioni politiche necessarie a proseguire il percorso del Governo Draghi, che è così importante per il bene degli italiani. È per il bene della nostra società civile, della nostra economia, della nostra gente. Se cade il Governo è come togliere la corrente al Paese. Si ferma tutto. Progetti di riforma a cui si legano i fondi del Pnrr, percorsi di aiuto alle persone sul rincaro del costo della vita. E fondi europei, riforme fondamentali su digitale, ambiente, scuola. Tutto si fermerebbe per mesi, e sarebbe drammatico“. Così commenta Marco Ghetti, presidente dell’associazione Con l’Italia per l’Europa e promotore della manifestazione.
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Il presidente del Consiglio diventa anche Grisù, il draghetto-pompiere del celebre cartone animato, su uno dei cartelli apparsi in piazza della Scala a Milano, dove circa 200 cittadini si sono riuniti per manifestare a sostegno del premier. “Sono in piazza oggi per sostenere Draghi e la sua azione di Governo per dare stabilità a questo Paese che è in grave difficoltà – afferma un imprenditore artigiano –. Secondo me Draghi è una figura professionalmente capace. E per qualche pugno di voti non possiamo mettere in difficoltà il suo esecutivo, che secondo me deve andare avanti anche oltre questa legislatura“.
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Anche la comunità ucraina di Milano si è unita, con cori nel nome del premier e con l’hashtag #Draghiresta, alla manifestazione a sostegno del presidente del Consiglio che si è tenuta in piazza della Scala a Milano. “Draghi è dalla parte giusta in questo momento storico, e perciò deve restare al Governo“, afferma Viktoria Lapa, una rappresentante della comunità ucraina milanese.
Sui cartelli dei manifestanti vengono messe a confronto le foto di Draghi con Volodymyr Zelensky e quelle dei leader di Lega e M5S, Matteo Salvini e Giuseppe Conte, al fianco del presidente russo Vladimir Putin. “Stanno con un aggressore che ha invaso un Paese indipendente come l’Ucraina“, conclude Lapa.
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