C’è una novità nell’attuazione del Dpcm del 3 novembre, il più recente tra quelli firmati dal governo per contrastare il Coronavirus. Questa volta non arriva, però, dal premier Giuseppe Conte, bensì dal ministero dell’Interno. Sul sito del Viminale si può infatti leggere una nuova circolare, trasmessa ai prefetti e che riguarda inevitabilmente il contrasto alla pandemia. Un contrasto che potrà ora prevedere misure più restrittive a livello provinciale.
“Contiene ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19“, si può leggere nell’intestazione della circolare in questione. Che quindi ha lo scopo di integrare quanto già stabilito dal Dpcm dello scorso martedì.
Questo è il testo che introduce il documento, facendo espresso riferimento al Dpcm in questione: “È stata inviata ai prefetti la circolare del capo di Gabinetto del ministero dell’Interno, Bruno Frattasi“. La circolare, si spiega “fornisce le indicazioni sui profili attuativi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 novembre 2020“. E quanto stabilito dal Viminale “introduce nuove e più restrittive misure di contrasto alla diffusione del Covid-19“.
Tra le decisioni affidate ai prefetti spicca la possibilità di chiudere strade e piazze anche prima delle 21. Tale possibilità, valida dunque per le singole province, può avere una validità minima di 15 giorni. Non potrà però superare il periodo di validità del Dpcm, cioè la data limite del 3 dicembre. Tale possibilità, spiega il ministero dell’Interno, “viene espressamente estesa all’intero arco della giornata o comunque a specifiche fasce orario non predeterminate, sempre fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private“.
In più si invita alla responsabilità l’intera cittadinanza, anche in territori che il Dpcm ha collocato in “area gialla”. “Qualunque sia l’area territoriale di riferimento – sottolinea la circolare –, l’attuale andamento epidemiologico sollecita i cittadini a osservare comportamenti responsabili, ispirati al principio di massima cautela“. Quindi si ribadisce la “forte raccomandazione di limitare gli spostamenti personali nell’area gialla anche nelle fasce orarie della giornata non soggette a restrizioni della mobilità“.
“Il Dpcm – sottolinea la nota del Viminale – risponde all’esigenza di modulare gli interventi in ragione delle differenti criticità rilevate nei territorio, graduando la severità delle misure in base alla maggiore diffusione del virus e al grado di tenuta dei servizi sanitari“. E quindi, all’interno delle varie Regioni, i prefetti potranno prevedere misure diverse a seconda delle specifiche situazioni sociali e sanitarie delle province di loro competenza.
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