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Scene di guerriglia urbana durante le proteste della nottata a Milano e Torino contro il nuovo dpcm del governo Conte. Nel capoluogo lombardo centinaia di manifestanti hanno manifestato, partendo da piazzale Loreto fino al palazzo della Regione, lanciando bombe carta contro la Polizia. Durante il corteo per Corso Buenos Aires sono state lanciate delle molotov contro una macchina della Polizia Municipale, che fortunatamente non è stata centrata, e danneggiati bar e ristoranti. I manifestanti, alcuni anche con catene nelle mani, si sono poi spostati verso la sede della Regione Lombardia e qui hanno lanciato pietre, bottiglie e grossi petardi. Un poliziotto è rimasto ferito e 28 dimostranti sono stati portati in Questura. Cori e slogan contro il governo e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Oltre a Milano, vetrine spaccate, cassonetti a fuoco e bombe carta a Torino
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Non solo Milano, per l’appunto, ma anche a Torino è scoppiata una guerriglia urbana tra le forze dell’ordine e i manifestanti che protestavano contro il dpcm e la situazione del Coronavirus. Devastato il centro della Città: sono stati appiccati diversi fuochi, tra cui cassonetti e monopattini, sono state spaccate le vetrine di via Roma, la via dello shopping, e sono state lanciate bombe carta e sanpietrini. La polizia ha risposto con lacrimogeni e idranti. È arrivata anche un’ambulanza per soccorrere un fotoreporter rimasto ferito alla testa dal lancio di una bottiglia. Inoltre, sono stati feriti due poliziotti. Più di dieci i dimostranti arrestati.
Torino, la conta dei danni il giorno dopo la guerriglia: “Hanno rubato tutto”
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“Danni ingenti, stiamo facendo la stima. Hanno rubato tutto“. In via Roma, a Torino, il giorno dopo la guerriglia si fa la conta dei danni. I commercianti si sono ritrovati con vetri distrutti e merce rubata. Quelli messi peggio sono Geox e Gucci, dove la scientifica sta indagando.