Disney Store di tutta Italia a rischio chiusura, sit-in a Montecitorio

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“230 lavoratori, famiglie, sacrificati sull’altare del profitto: questa è la Disney. La favola è finita“. Queste le parole di una dei lavoratori e lavoratrici dei Disney Store, ritrovatisi in piazza Montecitorio a Roma per manifestare contro la chiusura dei punti vendita. “La Disney se ne va, dopo aver fruito degli ammortizzatori. Ora le loro stretegie si modificano”.

Lavoratori in sciopero per la chiusura dei 14 Disney Store in Italia

Lo scorso 21 maggio la direzione societaria ha comunicato alle organizzazioni sindacali di voler chiudere tutti i Disney Store presenti sul territorio italiano. Quindi, non solo quindi 14 negozi abbasseranno le saracinesche, ma oltre 230 lavoratori rischiano di ritrovarsi disoccupati.

Oggi siamo chiusi per sciopero” urlano in piazza i lavoratori dei Disney Store. “Questa decisione ha colpito soprattutto le lavoratrici donne, il 60% sul territorio romano”.

I lavoratori e lavoratrici dei Disney Store sono arrivati in piazza, in tenuta total black, per rimarcare il “lutto” dei 14 negozi, di cui tre a Roma, che rischiano la chiusura definitiva.

“Non abbiamo ancora nulla in mano, ma ci attiveremo per coinvolgere tutte le istituzioni affinché si possa trovare una soluzione per questi lavoratori”.

La rabbia di sindacati e dipendenti

I sindacati, lo scorso 22 maggio, hanno attaccato con parole dolenti l’iniziativa di chiudere i Disney Store e, soprattutto, le modalità con cui è stata comunicata questa decisione. “Una decisione grave, di un marchio importante, punto di riferimento in molti centri storici per adulti e bambini” hanno spiegato i sindacati. La notizia, inoltre, è stata “comunicata senza dare nessuna prospettiva o avanzare proposte per la tutela occupazionale“.

I dipendenti della catena hanno detto nei giorni scorsi: “Dopo l’emergenza sanitaria e le tante restrizioni, i periodi di cassa integrazione alternati a periodi di lavoro non certo brillanti, dopo l’anno più difficile, ore più di 230 famiglie dovranno affrontare un’ulteriore fase difficile e piena di incertezza“.

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