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CRONACA (Milano). È cominciato oggi, davanti al palazzo della Regione Lombardia, il primo sciopero della fame per una dipendente del settore del gioco pubblico in Italia. Antonella Di Fiore, lavoratrice 37enne di una sala bingo di Milano, ha dato inizio alla protesta per sensibilizzare la politica sul trattamento riservato ai lavoratori del gioco legale, che dopo tre mesi di lockdown ancora non possono riprendere la propria attività, nonostante il resto d’Italia sia ripartito. “Sono qui a scioperare perché il nostro governo ci ha ignorato e continua a tassarci, senza dare un sostegno economico alle imprese per cui lavoriamo. Siamo nella disperazione più totale. Ci sono circa 160 mila famiglie che rischiano di morire di fame seriamente -racconta Antonella-. Il mio sciopero finirà solo quando il premier Conte ci farà ripartire perché lo meritiamo. Il virus non esiste solo per noi”. Accanto ad Antonella anche una collega di un’altra sala bingo di Milano aderisce alla protesta: “Abbiamo bisogno di lavorare. Non vogliamo altro che chiarezza, una data di riapertura precisa. -spiega Maddalena-. Come ci hanno fatto chiudere in occasione del lockdown adesso è arrivato il momento di farci ripartire. Chiediamo che il presidente Conte nomini esplicitamente il nostro settore in un decreto”.
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