Un quadro che presenta alcune significative novità sul fronte della scuola e dell’obbligo vaccinale, ma ben poche su quello della libertà di spostamento e per il mondo della ristorazione. È il nuovo decreto Covid, frutto di due ore di mediazione al consiglio dei Ministri e che entrerà in vigore a partire da mercoledì 7 aprile. Vediamo dunque nel dettaglio tutte le misure che prevede.
Partiamo, per completezza di informazione, da un dato in realtà non compreso dal nuovo decreto bensì da quello attualmente in vigore. Riguarda il fine settimana di Pasqua (e il successivo Lunedì dell’Angelo). Nel periodo delle festività, esattamente come successo a Natale e Capodanno, in tutta Italia sarà in vigore la zona rossa. Sarà dunque vietato circolare senza giustificato motivo anche all’interno del proprio Comune. Consentito un solo spostamento all’interno della Regione per visitare parenti o amici, purché in massimo due persone più i minori di 14 anni conviventi. Possibile svolgere attività sportiva all’aperto (in forma individuale) e attività motoria in prossimità della propria abitazione.
Dal 7 al 30 aprile, invece, in Italia saranno in vigore solo la zona arancione o quella rossa. Il decreto prevede però una verifica a metà aprile. Solo in presenza di importanti miglioramenti nell’andamento della pandemia e della campagna di vaccinazione, sarà messa al vaglio la possibilità che alcune aree del Paese tornino in zona gialla. E questo permetterebbe alcune riaperture, in particolare di bar e ristoranti, cinema e teatri. Possibili anche deroghe per Regioni collocate in zona arancione, ma con dati da zona gialla.
Anche con il nuovo decreto non sarà consentito spostarsi tra diverse Regioni d’Italia, a meno che non si abbia una seconda casa. Raggiungere queste ultime sarà possibile, a meno che non si trovino in Regioni dove sono in vigore ordinanze più restrittive. E questo è il caso, per esempio, di Liguria, Campania e Puglia. Resta invece il coprifuoco nazionale tra le ore 22 e le 5 del mattino. In zona rossa sarà vietato anche l’unico spostamento giornaliero per visitare amici o parenti in massimo due persone. Spostamenti, come sempre, consentiti in caso di lavoro, salute o necessità. Rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione sarà sempre possibile.
Continuano a rimanere chiusi bar e ristoranti. Attivi il servizio d’asporto fino alle 18 e le consegne a domicilio fino alle 22. In caso di ritorno in zona gialla, gli esercizi potranno riaprire per il pranzo. Restano chiusi anche musei, cinema, teatri, piscine e palestre. Come nel precedente decreto, in caso di ritorno in zona gialla avranno luogo parziali riaperture, con obbligo di prenotazione e capienza massima di 200 persone al chiuso e 400 all’aperto.
Novità importante sul fronte vaccinazione. Il nuovo decreto obbliga tutto il personale che opera nella sanità, farmacisti compresi, a sottoporsi alla somministrazione del siero anti Covid. Infine la scuola: la didattica torna in presenza agli interno degli istituti fino alla prima media. Questo per quanto riguarda le zone rosse. In zona arancione tutti in classe fino alla terza media, classi piene al 50% per le superiori. Vietato ai presidenti di Regione emettere ordinanze più restrittive e chiudere le scuole.
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