Crisi di governo vista dai romani:
le impressioni dei passanti

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La crisi di governo arriva anche per le strade di Roma, dove i cittadini dimostrano di essere piuttosto aggiornati su ciò che sta avvenendo tra Palazzo Chigi, il Quirinale e il Parlamento. E l’impressione generale è che, nonostante il caos vigente, a volere le elezioni siano davvero in pochi.

La crisi di governo vista da uno studente

La crisi? Qualcosa ho capito, mi sono informato un pochino. È successo che hanno sfiduciato Conte per colpa di Renzi (cosa che in realtà ancora non è successa, ndr). Ma è qualcosa che ci si poteva aspettare da Renzi“, ha dichiarato Mirko, uno studente.

Il giovane prova anche a inquadrare le prospettive che la crisi posta con sé: “Adesso il voto anticipato è improbabile, ho sentito che vorrebbero ridare la fiducia a Conte se trovano un accordo con Renzi. Magari tolgono Conte, ma per avere la fiducia di Renzi. Certo, adesso non era il momento migliore. Poi la crisi di Governo in Italia è una costante. Sono 72 crisi di governo in 72 anni“.

Ricucitura o elezioni? Le opinioni per le vie di Roma

A Roma però non tutti riescono a nascondere rabbia e scoramento di fronte alla crisi di governo come il giovane Mirko. “Io sto in cassa integrazione da febbraio e ancora non ho visto una lira. Ma dove vogliamo andare? Qui è tutto un magna magna“, ha detto Paolo, operatore ecologico. “Non ci voleva. Anche se a me pare che tanti non aspettassero altro. Meglio il voto? No. La ricucitura non la ritengo probabile, ma potrebbe essere auspicabile. Io vedo uno squarcio in Parlamento, con capovolgimento delle posizioni, oppure le elezioni. Che poi ancora non ho capito chi le vuole“. Così Ugo, pensionato.

Ho le idee confuse, ma ho capito che Renzi sta cercando di rompere le scatole a Conte. Se cambiassimo tutta la razza politica sarebbe meglio“, ha dichiarato Rossana, pensionata. Il cui sorriso nasconde in realtà una forte sfiducia che sembra prescindere dall’attuale crisi di governo. Di tutt’alto avviso un’altra testimonianza: “È il momento di essere uniti e camminare insieme. Perché siamo in guerra, contro un virus da cui ci dobbiamo difendere. Uniti, non è il momento di litigare“, ha detto infatti Tonia, cittadina napoletana a Roma per lavoro.

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