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“Le misure ci hanno consentito di verificare i primissimi segnali di rallentamento del contagio. Oggi l’indice Rt segna 1,08, la settimana passata 1,16 ed erano diverse settimane che cresceva”. Traspare ottimismo dalle parole che Roberto Speranza, ministro della Salute, pronuncia nel corso del suo intervento in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Un ottimismo che passa anche dalla ‘promozione’ del Lazio in zona arancione, dopo il periodo in zona rossa. A confermare il miglioramento dei dati, a stretto giro, ci pensa anche la Cabina di Regia, che però parla di livello di rischio alto per cinque regioni, Lazio compreso.
I dati del monitoraggio settimanale: in calo l’incidenza nazionale
Un altro dato in calo significativo, oltre all’Rt, è quello relativo all’incidenza, a livello nazionale, dei contagi per ogni 100mila abitanti: come rivelato dal monitoraggio, il numero è sceso da 264 a 240 e a confermarlo è proprio il ministro Speranza, che parla anche di una possibile riapertura degli edifici scolastici.
“Il tasso di incidenza è sceso sotto i 250 – afferma Speranza –: c’è ancora una situazione delicata che va seguita con la massima attenzione ma possiamo consentirci, in un quadro prudenziala, una scelta di apertura della scuola“.
Nel tardo pomeriggio sono poi stati diffusi i dati giornalieri relativi all’andamento della pandemia di Covid-19 in Italia. Secondo quanto dichiarato dal Ministero della Salute sono 23.987 i positivi al test nelle ultime 24 ore, con un rapporto di contagiati rispetto ai tamponi del 6,8%. Le vittime, invece, sono 457.
Speranza: “Lazio in zona arancione”. Ma resta il rischio alto
Per quel che riguarda i ‘colori’ delle Regioni, Speranza ha confermato che il Lazio passerà dalla zona rossa a quella arancione, che prevede meno restrizioni: “Il Lazio ha avuto dati in miglioramento e sarà arancione. Il passaggio avverrà a scadenza naturale dell’ordinanza vigente“.
Nonostante ciò, secondo i dati della Cabina di Regia il Lazio resta a rischio alto, così come Friuli Venezia-Giulia, Piemonte, Puglia e Toscana. Sono invece a rischio moderato Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto e Provincia autonoma di Trento. A rischio basso ci sono soltanto Basilicata, Campania e Provincia Autonoma di Bolzano.
I nuovi colori delle Regioni dopo il monitoraggio della Cabina di Regia
Con il passaggio del Lazio dalla zona rossa a quella arancione e il ‘percorso inverso’ della Valle d’Aosta, questo è il nuovo quadro delle restrizioni secondo la mappa aggiornata dalla Cabina di Regia:
Zona rossa: Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia-Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia (sottoposta a sua volta a ulteriori restrizioni dal governatore Emiliano), Provincia autonoma di Trento e Veneto.
Zona arancione: Abruzzo, Basilicata, Provincia autonoma di Bolzano, Calabria, Lazio, Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria.
Brusaferro: “Miglioramento complessivo del rischio”. Rezza: “Misure per un’estate serena”
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In un’altra conferenza stampa, al Ministero della Salute, il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro commenta a sua volta le parole di Speranza e i dati del monitoraggio settimanale. “C’è un rallentamento della crescita della curva epidemica in Italia. Oggi vediamo i primi segnali di stabilizzazione. L’età media di chi contrae l’infezione è tra 40 e 50 anni, un dato costante. Ma si comincia a vedere un decremento nei casi anche tra gli operatori sanitari. Un dato positivo dovuto alla vaccinazione“.
Per Brusaferro si evidenzia un “miglioramento complessivo del rischio, sebbene complessivamente sia ancora alto”. A fargli eco è il direttore del Dipartimento di prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, che aggiunge: “Mantenendo le misure e rafforzando la campagna vaccinale penso si possa arrivare a proficui miglioramenti per trascorrere un’estate serena”.