Nelle ultime 24 ore, 2.818 persone sono risultate positive ai test Covid: lo indica l’ultimo bollettino del ministero della Salute. Inoltre, si sono verificati 20 decessi e il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva è aumentato di 22, arrivando a 364. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari, invece, sono 2.863 (109 in più rispetto al precedente bollettino). Un altro dato da tenere sotto controllo è il tasso di positività, che è passato da 1,3% a 1,9%.
Nel frattempo, il totale delle somministrazioni del vaccino anti-Covid è salito a 89.904.963. Nel complesso, sono 46.636.798 le persone che hanno ricevuto la prima dose (l’86,35% della popolazione over 12) e 44.799.366 (82,95%) quelle che hanno completato il ciclo vaccinale. Per quanto riguarda le dosi booster ne sono state inoculate 1.340.165 (pari al 44,84% della popolazione interessata). Le dosi addizionali, invece, sono 267.857 (il 30,51% della popolazione interessata).
La provincia più colpita dall’aumento dei casi di Covid-19 è quella di Trieste, dove nelle ultime settimane sono state organizzate varie proteste contro il Green Pass. Fabio Barbone, il responsabile del lavoro del Friuli Venezia Giulia sull’emergenza Covid, ha spiegato che negli ultimi sette gironi “in provincia di Trieste ci sono stati 801 nuovi casi, il doppio rispetto alla settimana precedente. Purtroppo, il dato di questa mattina mostra che a oggi si è verificato il superamento della prima soglia del 10% dei posti letto occupati in terapia intensiva. Questi dati ci fanno tornare indietro alla primavera 2021 e all’autunno 2020”.
Barbone ha sottolineato che tra le persone contagiate ben 93 avevano preso parte alle manifestazioni contro il Green Pass. “In alcuni casi si tratta di persone che per obbligo di lavoro hanno dovuto seguire queste manifestazioni”. Si tratta “perlopiù di persone non vaccinate che non usavano mascherine né operavano il distanziamento e che per ore sono state a contatto con le persone con cui erano gomito a gomito”.
Per correre ai ripari, le autorità di Trieste hanno annunciato l’introduzione di misure restrittive al diritto di manifestare. “Siamo vicini alla zona gialla. È un momento molto grave in cui non c’è più rispetto per le regole, ora basta”, ha dichiarato Roberto Dipiazza, il sindaco di Trieste. “Quello che ho visto nelle ultime settimane, non solo ha danneggiato l’immagine della città, ma rischia anche di farci tornare indietro e questa sarebbe una follia. Finiamola con le manifestazioni che hanno portato a questo disastro. Non è più tollerabile che poche persone danneggino la città dal punto di vista dei contagi e dell’immagine. Mai avrei pensato di vedere nella mia vita ciò a cui ho assistito a Piazza Unità d’Italia, con la gente che addirittura ci dormiva. Quel che è successo era inevitabile”, ha aggiunto il primo cittadino.
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