Covid, ricoverato cardinal Bassetti: anche Delpini è positivo

Il cardinale Gualtiero Bassetti è stato trasferito presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, a seguito della positività al Covid-19 riscontrata nei giorni scorsi. Qui verranno verificate e monitorate le condizioni di salute dell’Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana con utilizzo di accertamenti strumentali. Lo rende noto una nota dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali.

Continuiamo a essere vicini al cardinale presidente. Lo accompagniamo con la preghiera e l’affetto del Popolo di Dio, certi che il Signore non farà mancare la sua consolazione e il suo sostegno in questa prova”. Così Monsignor Stefano Russo, Segretario generale della Conferenza episcopale italiana. Ieri Bassetti, positivo al Coronavirus da diversi giorni, aveva fatto sapere: Vivo questo momento con fede e speranza, affidandomi alla misericordia del Padre. Ringrazio quanti si sono resi vicini con messaggi di solidarietà e con la preghiera”.

Oltre a Bassetti, anche Delpini è risultato positivo al Covid

Invece, nel pomeriggio di ieri l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, si è sottoposto alla verifica di infezione da Covid-19. La prova del tampone ha dato esito positivo. Lo rende noto l’ufficio delle comunicazioni sociali dell’arcidiocesi di Milano. L’Arcivescovo, che non presenta alcuna sintomatologia, ha dunque iniziato il periodo di quarantena previsto dai protocolli. Contestualmente sono stati avviati gli accertamenti previsti per il tracciamento e le verifiche dei contatti.

Nelle principali celebrazioni che dovevano essere da lui presiedute nei prossimi giorni, l’Arcivescovo sarà sostituito dai suoi Vicari. Gli altri appuntamenti pubblici previsti in agenda per il periodo di quarantena sono invece rinviati. Nei giorni scorsi l’Arcivescovo non ha presieduto le principali celebrazioni ed è stato sostituito dai suoi Vicari.

Nel marzo scorso, in piena pandemia, Delpini era salito sulle terrazze del Duomo per rivolgere un’invocazione alla statua, simbolo religioso e civile della città, che sormonta la guglia maggiore della Cattedrale, a oltre 70 metri di altezza. “O mia bela Madunina che te dominet Milan”, recitava la ‘preghiera’ del monsignore, ripetuta in più lingue.

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