Quali sono i servizi essenziali per i quali non serve la quarantena dopo tre dosi

Nessun giorno di quarantena per i vaccinati con terza dose che vengono a contatto con una persona poi risultata positiva e sono impiegati nei servizi essenziali. Dovranno però obbligatoriamente indossare la mascherina Ffp2 per circa una settimana. Si prevede, inoltre, una riduzione della quarantena a 5 giorni e tampone per i vaccinati con terza dose, anche se non impiegati nei servizi essenziali. Nel caso dei positivi, basterà una quarantena di 7 giorni e un tampone negativo. Questo il parere del Comitato Tecnico Scientifico. Seguirà la cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi con i capidelegazione della maggioranza. Alle 18.30 si riunirà, infine, il Consiglio dei Ministri, secondo quanto si apprende da fonti di governo.

Super Green Pass a tutti i lavoratori: la richiesta delle Regioni

Alleggerire e cambiare il sistema di tracciamento, azzerando la quarantena per i vaccinati con terza dose che sono venuti a contatto con un positivo. In questi casi, la richiesta è di effettuare il tampone solo a chi dovesse risultare sintomatico. È quanto hanno chiesto i governatori nell’ambito della Conferenza delle Regioni inviando anche un documento al Cts su questi aspetti. Sul tavolo, secondo quanto viene riferito da diverse fonti, anche l’estensione dell’obbligo di Super Green pass a tutti i lavoratori, chiesto con forza dai governatori delle Regioni. “Al Governo chiederemo l’introduzione del Super Green pass sui luoghi di lavoro“, hanno chiesto i governatori.

Quali sono i lavoratori impiegati nei servizi essenziali

Ma quali sono i servizi e i beni essenziali? In attesa dell’ufficialità e che vengano forniti maggiori dettagli dal governo, per capire quali attività siano considerate essenziali, si fa riferimento al DPCM del 25 marzo 2020. Le attività considerate essenziali sono le seguenti:

  • Supermercati e negozi di generi di prima necessità;
  • Farmacie e parafarmacie;
  • Servizi bancari, postali, assicurativi e finanziari;
  • Trasporti;
  • Attività produttive rilevanti per la produzione nazionale;
  • Attività legate alle famiglie: dalle colf e badanti conviventi, ai portieri nei condomini;
  • Intera filiera alimentare per bevande e cibo;
  • Scuole.

Si attendono ulteriori indicazioni da parte del governo in merito alla specificazione dei servizi essenziali.

 

 

 

 

 

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