La variante Arturo è stata identificata per la prima volta in Italia. A comunicarlo è stato Guido Bertolaso, assessore al Welfare della Regione Lombardia, che ha dichiarato: “È stata identificata dall’équipe di Fausto Baldanti, direttore dell’Unità di microbiologia e virologia dell’Irccs San Matteo di Pavia, la variante Covid XBB.1.16 denominata ‘Arturo’. Al momento non sono presenti notizie di altre identificazioni di ‘Arturo’ a livello italiano. Abbiamo prontamente avvisato il ministero della Salute e i nostri laboratori sono in continuo contatto con l’Istituto superiore di sanità, con il quale collaborano alla sorveglianza nazionale”.
Fausto Baldanti ha spiegato in una nota che la nuova variante Arturo è stata identificata “attraverso lo screening attivo presso l’ospedale, che include sia pazienti ricoverati, sia i pazienti che accedono al Pronto soccorso”. Rispetto alle caratteristiche proprie della variante, Baldanti ha rassicurato riportando le parole dell’Ecdc, che non ha segnalato una maggior pericolosità, né una maggior capacità di contagiare. “Il Centro europeo per il controllo delle malattie infettive Ecdc nel report del 23 marzo non ha ancora associato la variante a caratteristiche di maggior impatto né sulla gravità, né sulla capacità di infettare. Al momento stiamo valutando attentamente la situazione”, ha infatti dichiarato l’esperto.
Nel frattempo Bertolaso si è complimentato con tutta l’equipe del professor Baldanti per il lavoro svolto. “Complimenti da estendere a tutti i laboratoristi lombardi che continuano l’attento lavoro di analisi”.
Nei dati raccolti il 4 aprile, contenuti nell’ultima survey sulle varianti Covid dell’Istituto superiore di sanità (Iss), sono emerse ben 4 sequenze della variante Arturo. Si legge: “Si segnala, tra le 212 sequenze riconducibili a XBB, la presenza di 97 sequenziamenti XBB.1.9.1. I sequenziamenti attribuibili a XBB.1.16 e relativi sotto-lignaggi sono risultati essere 4“.
La variante Arturo sta colpendo, in particolare modo, l’India: qui il virus continua a correre, e ha portato ad un notevole aumento dei casi Covid nel Paese. Tutto questo accade mentre in Europa, al contrario, la diffusione del virus sembra a poco a poco scemare. Nonostante per l’Oms non sia più grave delle ‘sorelle’ della famiglia Omicron, Arturo preoccupa per la sua diffusività, e per il fatto che sembra colpire soprattutto i bambini. Inoltre, nonostante abbia caratteristiche simili alle altre varianti, sembra presentare una peculiarità, o un sintomo, in più: la capacità di colpire agli occhi, provocando simil-congiuntiviti. Secondo uno studio condotto dall’Università di Tokyo, e pubblicato in preprint su Biorxiv, Arturo potrebbe essere 1,2 volte più contagioso della variante soprannominata ‘Kraken’.
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