Secondo quanto segnalato dall’agenzia europea Frontex, che si occupa del pattugliamento delle frontiere dell’Ue, e dal ministero dell’Interno, nei primi mesi del 2023 il numero degli sbarchi dei migranti in Italia sarebbe triplicato. Uno degli ultimi report disponibili, infatti, indicava che dall’inizio di quest’anno al 28 febbraio 14.433 migranti avevano raggiunto la Penisola, mentre nel 2022 erano stati 5.474 e nel 2021 5.033. Secondo Guido Crosetto, il ministro della Difesa, dietro a questo incremento potrebbero esserci state le azioni del gruppo Wagner, una compagnia di mercenari russi che avrebbe usato i migranti per portare avanti una “strategia di guerra ibrida”.
“L’aumento esponenziale delle partenze è, in misura non indifferente, parte di una strategia chiara di guerra ibrida che la divisione Wagner, mercenari al soldo della Russia, sta attuando, utilizzando il suo perso rilevante in alcuni Paesi africani”, aveva dichiarato Crosetto. Il ministro aveva ricevuto alcune critiche per queste dichiarazioni. Rispondendo a quelle di Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra che l’aveva invitato a “vergognarsi”, aveva affermato che il problema di cui aveva parlato era stato “evidenziato dagli addetti ai lavori e un’allerta in questo senso era già giunta dai servizi segreti e dal Copasir”.
Crosetto era stato anche insultato in russo da Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo Wagner, che gli aveva dato del “mudak”, traducibile in italiano come “st***zo”.Aveva poi sottolineato che avrebbe dovuto “guardare meno in altre direzioni e occuparsi dei suoi problemi, che probabilmente non è riuscito a risolvere. Noi non siamo al corrente di ciò che sta succedendo con la crisi migratoria, non ce ne occupiamo, abbiamo un sacco di problemi nostri di cui occuparci”.
In una nota, Crosetto aveva aggiunto che “l’Ue, la Nato e l’Occidente, così come si sono accorti che gli attacchi cyber facevano parte dello scontro globale che il conflitto ucraino ha aperto, oggi sarebbe opportuno capissero che anche il fronte sud europeo sta diventando ogni giorno più pericoloso. Dovrebbero, inoltre, prendere atto che l’immigrazione incontrollata e continua, sommata alla crisi economica e sociale, diventa un modo per colpire i Paesi più esposti, in primis l’Italia, e le loro scelte geostrategiche”. Crosetto aveva concluso dicendo che “l’Alleanza Atlantica si consolida se si condividono anche i problemi che nascono dalle scelte collettive, ma rischia di incrinarsi se i Paesi più esposti a ritorsioni di vario tipo (come aprire i ‘rubinetti’ all’immigrazione da parte di alcuni Stati) vengono lasciati soli”.
Anche Antonio Tajani, il ministro degli Esteri, aveva espresso la propria preoccupazione per l’aumento degli sbarchi, “perché molti migranti arrivano da aree controllate dalle truppe di Wagner”. “Non vorrei che ci fosse qualche tentativo di spingere i migranti verso l’Italia”, aveva aggiunto alla fine di un incontro a Gerusalemme con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che aveva manifestato “grande comprensione” per quello che stava accadendo in termini di immigrazione.
Intervenendo a margine della presentazione del libro “L’Atlante di Francesco”, la premier Giorgia Meloni aveva osservato che “più persone partono, più persone si mettono nelle mani di cinici trafficanti e più c’è il rischio che qualcosa vada storto: non credo che questo possa mai essere il modo giusto, umano e responsabile di affrontare questa vicenda. Forse sarebbe più facile mettere la testa sotto la sabbia, lasciare che siano dei mafiosi a decidere chi deve arrivare da noi, lasciar che arrivi da noi solo chi ha soldi per pagare quei mafiosi, lasciare che in Africa continuino a prendere piede i mercenari della Wagner e i fondamentalisti”.
Il gruppo Wagner è una compagnia di mercenari composta perlopiù da ex militari, ex poliziotti ed ex agenti di sicurezza russi. Le stime indicano che dovrebbe essere composta da circa 10mila uomini. Si tratta di uno dei gruppi di mercenari più efficienti al mondo che, proprio come il Reggimento Azov, è animato da ideali filonazisti. Il nome della compagnia è stato scelto dal suo fondatore, Dmitry Valeryevich Utkin, grande fan di Richard Wagner e della sua opera “L’anello del Nibelungo”, della quale anche Adolf Hitler era un estimatore. Gli ufficiali del gruppo sono anche esponenti del neopaganesimo russo, che non solo glorifica il passato precristiano della Russia, ma anche la “purezza del sangue” degli abitanti del Paese. Inoltre, sono antisemiti e fanno dei riti propiziatori prima e dopo ogni battaglia.
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