Quella di domenica 27 dicembre è l’ultima giornata di una zona rossa a livello nazionale partita lo scorso 24 dicembre e proseguita anche a Natale e Santo Stefano. Da lunedì 28 a mercoledì 30, infatti, il rischio passa da ‘alto’ a ‘medio-alto’, portando così tutto il Paese in zona arancione e consentendo un margine di movimento leggermente più ampio rispetto alle restrizioni previste per festivi e prefestivi durante le vacanze natalizie. Il 31 si tornerà poi, per altri quattro giorni, al livello di rischio più alto con le limitazioni più severe. Ma cosa si può davvero fare in zona arancione? Ecco le risposte ai dubbi più comuni.
Italia in zona arancione: limitazioni meno pesanti
Secondo quanto disposto dal Dpcm Natale, i giorni 28, 29 e 30 dicembre (e, più avanti, il prossimo 4 gennaio) prevedono limitazioni comuni a tutto il Paese secondo il livello di classificazione ‘medio-alto’, quello della zona arancione. Fermo restando che ogni spostamento vada giustificato tramite autocertificazione, ci si potrà muovere all’interno del proprio comune anche per più di una volta al giorno, dalle 5 alle 22. Restano invariati, dunque, gli orari del coprifuoco.
Possibile anche far visita a parenti non conviventi, purché (come in situazione di zona rossa) siano solo due le persone a spostarsi (esclusi dal conteggio i minori di 14 anni). Lo spostamento deve avvenire una sola volta al giorno, anche verso un Comune vicino, ma solo all’interno della propria Regione. Resta comunque la forte raccomandazione a non spostarsi da casa anche all’interno del proprio comune a meno di motivi di lavoro, salute o necessità. Riaprono poi i negozi chiusi in zona rossa, con orario continuato dove possibile per evitare assembramenti. Bar e ristoranti proseguono solo le attività di asporto e consegna a domicilio, come nei giorni di zona rossa.
Torna la deroga per i piccoli Comuni
Sarà poi possibile spostarsi in un Comune al di fuori della propria Regione per le visite ai parenti. Si potrà farlo però solo se ci si muove da un paese con meno di 5mila abitanti, spostandosi al massimo di 30 chilometri. Non ci si potrà spostare fuori dal proprio Comune, invece, per quel che riguarda le cerimonie religiose. A differenza dei giorni di zona rossa sarà però possibile raggiungere un luogo di culto più lontano rispetto alla propria abitazione, purché entro i confini della propria città.
In caso di violazione delle regole si applica una multa che può andare dai 400 ai 1.000 euro. La sanzione, inoltre, può essere aumentata di un terzo se la violazione avviene “mediante l’utilizzo di un veicolo”, come specificato all’interno del Decreto Natale.