Coronavirus, riparte la Whirlpool: operai preoccupati

Così come lo stabilimento di Fca a Mirafiori, anche la Whirlpool, a Napoli, riapre i battenti in seguito allo stop dovuto alla pandemia di coronavirus. Guanti, mascherine e controllo della temperatura per i dipendenti agli ingressi. 420 lavoratori la scorsa settimana hanno preso parte a un corso di formazione specifico sulle misure anticontagio previste dall’azienda, in gruppi di 40 lavoratori a volta.

Clima teso tra gli operai della Whirlpool a Napoli

C’è un clima teso tra gli operai, non siamo tranquillissimi. Avremmo preferito aspettare un altro po’ prima del rientro in fabbrica. Ci hanno dato guanti e mascherina ma come facciamo con un unico paia di guanti per tutto il turno? In più saremo tanti, solo oggi 250“. Così Gianluca Di Chiara, un operaio dello stabilimento. “Ci è stato detto che i protocolli sulla sicurezza ci tuteleranno quindi per noi è giusto rientrare. Il problema è che questo lavoro vorremmo mantenerlo“. Gli fa eco una lavoratrice all’ingresso della fabbrica.

Nonostante la riapertura dello stabilimento, i sindacati restano in stato di agitazione. L’azienda, infatti, oggi riparte, ma per il 31 ottobre prossimo la multinazionale ha confermato la chiusura del sito di via Argine. “Noi resteremo in agitazione perchè è ancora prevista la chiusura. C’è molta paura perchè questo virus è molto pericoloso: noi come rsu abbiamo fatto tutto il possibile per creare le condizioni di sicurezza maggiori“. Così Donato Aiello, rsu Fiom.

L’azienda ha fatto tutto quello che abbiamo chiesto. Poi è chiaro che la preoccupazione c’è perché anche noi abbiamo famiglie a casa“, aggiunge Luigi D’Antonio, rsu Cisl.

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