Mentre prosegue la corsa alla scoperta di un vaccino contro Covid-19 e la comunità scientifica di tutto il mondo è costantemente al lavoro per studiare nuove terapie potenzialmente efficaci contro il nuovo coronavirus, dall’Italia arriva una notizia incoraggiante sul fronte dei test. Ne è stato messo a punto uno sierologico, infatti, che promette in meno di 8 minuti di rivelare la presenza nel sangue degli anticorpi sviluppati contro il nuovo virus, e di stabilire se un individuo abbia avuto l’infezione da coronavirus e se quindi sia immune al Covid-19.
Si chiama “COVID19 AFS -1000” e in queste settimane è stato sperimentato in Italia dal Dipartimento Malattie infettive del Policlinico Universitario Tor Vergata, diretto da Massimo Andreoni, e nei laboratori di Biochimica Clinica, diretti da Sergio Bernardini, dall’Istituto Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, dal Presidio Sanitario Casilino di proprietà di Medica Group.
Coronavirus, nuovo test promette risultati in meno di 8 minuti
Come ha raccontato Riccardo Starace, presidente della Medical Group, il nuovo test in grado di rivelare la presenza di anticorpi contro il coronavirus si basa su un sistema immuno-cromatografico fluorescente per la ricerca specifica nel sangue di IgM e IgG ed “è stato validato dopo oltre 600 esami fatti sul territorio con una specificità del 100%”.
“Il nostro è un sistema di diagnosi validato scientificamente sia dal Tor Vergata sia dallo Spallanzani”, ha aggiunto Starace. “Abbiamo avuto dei risultati eccellenti sono stati individuati addirittura dei falsi negativi di tampone. Il test ha un tasso di errore praticamente pari a zero. Lo abbiamo testato in zone a rischio come Nerola con ottimi risultati. Serve ora un protocollo dal ministero per uniformare i test”.
Come funziona il nuovo test
Come tutti i test sierologici, la cui efficacia deve essere ancora del tutto certificata, anche “COVID19 AFS -1000” viene effettuato tramite un piccolo prelievo di sangue dal dito e ha una capacità epidemiologica e non diagnostica.
Il test, come ha ribadito il presidente della Medical Group, “è in grado di rivelare sia se in quel momento il paziente sia affetto dal coronavirus, sia se lo abbia avuto in passato e pertanto abbia sviluppato gli anticorpi. Questo è di fondamentale importanza in questo momento per riuscire a fare una mappatura dello sviluppo del contagio sia per la ricerca”.