Coronavirus, positivo in Sardegna: 470 turisti in quarantena su un’isola

Nessuno tra i 470 ospiti e lavoratori potrà lasciare l’isola di Santo Stefano, in Sardegna. Questo almeno fino a quando non arriveranno i risultati dei loro tamponi. Due giorni fa, infatti, un dipendente stagionale di 60 anni è stato infatti ricoverato a Sassari per Covid-19. Da qui la rigorosa (e dorata) quarantena nei confini del villaggio, Da qui la rigorosa (e dorata) quarantena nei confini del villaggio, situato nell’arcipelago della Maddalena. Nel resort omonimo nel nord Sardegna le giornate potranno scorrere uguali a prima, anche se c’è chi ha già tentato la fuga: due villeggianti, diretti all’aeroporto di Olbia, sono stati bloccati.

Per il sindaco de La Maddalena, Luca Montella, non c’è nessun allarme ma la necessità di testare. Intanto ha emanato una nuova ordinanza: mascherina per chi passeggia in centro anche la mattina, non solo dopo le 18. Anche ad Arzachena, comune di riferimento della Costa Smeralda, ci sono nuove restrizioni dopo la scoperta di casi tra i vacanzieri di uno yacht e altri in terraferma. E così la Sardegna del turismo si conferma esposta al virus e alle sue conseguenze.

Non solo Santo Stefano: sono diversi i focolai in Sardegna

Il caso Santo Stefano segue quello di Carloforte (Sud Sardegna) dove, a inizio agosto, si era registrata un’impennata di contagi tra i giovanissimi partecipanti a due feste con balli collettivi. Lo screening di massa è riuscito a isolare 11 contagiati su oltre 400 tamponi. Più recente la scoperta di positività tra i ragazzi romani di rientro da Porto Rotondo, in Gallura. Erano stati a una serata con oltre 500 persone, alcuni di loro arrivavano da Ibiza.

Eppure, appena passato Ferragosto, la chiusura delle discoteche disposta a livello nazionale ha creato polemiche non solo tra gli addetti al settore per le perdite economiche. Attacchi anche dalla Lega, che supporta la maggioranza. L’ordinanza del presidente della Regione, Christian Solinas, dava l’ok alle discoteche all’aperto, ma con due metri di distanza in pista e uno per tutti. Il nuovo divieto, invece, sostengono i detrattori, moltiplicherebbe i ritrovi di fine estate nelle ville private o in spiaggia, senza alcun controllo. Mentre negli aeroporti sardi solo a Cagliari, da oggi, si possono fare i test veloci per chi arriva da Paesi a rischio. A Olbia da domani, poi Alghero.

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