E’ in vigore da oggi a Milano, e in tutta la Lombardia, l’obbligo di proteggere naso e bocca con mascherine. Sono utilizzabili anche sciarpe o foulard, l’importante è che lo si faccia anche quando non si è a distanza ravvicinata con altre persone. Un provvedimento deciso dal governatore di Regione Lombardia, Attilio Fontana, quale inasprimento delle restrizioni e della consapevolezza dei rischi legati al contagio del Coronavirus.
Ma sono numerosi i cittadini che, in barba all’ordinanza, alle prime ore della domenica delle Palme percorrono Milano con naso e bocca scoperti. L’intento appare chiaro: recuperare un po’ di quelle boccate d’ossigeno che l’isolamento casalingo ormai continuativo non permette.
“E’ un provvedimento che ci può anche stare, ma comunicativamente poteva essere gestito meglio” dice una milanese ai microfoni di newsby. “Non sono d’accordo con la decisione – dissente invece una concittadina – Non v’è pericolo di trasmissione passeggiando da soli”.
“Non capisco tutta questa fretta: non vorranno forse intendere di aver capito che il virus permane nell’aria. Per questo, ci inducono a proteggerci anche all’esterno?” si chiede una donna in zona Porta Genova, quella per intenderci dei Navigli della movida che di movida non ne vedono più, proprio sull’obbligo delle mascherine in Lombardia.
Al di là delle teorie più complottistiche, lo stato d’ansia è quello che emerge maggiormente papabile dalle parole degli intervistati; una sensazione che il provvedimento del governatore lombardo ha forse, suo malgrado, involontariamente acuito: “Per i modi in cui è stato emanato e per la direttiva che impone, crea certamente ancor più ansia” dicono alcuni.
Da non dimenticare, poi, la solita diatriba politica a corredo di tutte le disposizioni, governative e non, vissute sino a oggi. Proprio ieri, dopo la notizia dell’ordinanza di Regione Lombardia sull’obbligo della mascherina anche all’esterno della propria abitazione, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, aveva quasi provocatoriamente affermato che lui non ne fa uso, come a voler ricordare le direttive di cui ormai siamo ben consci, ossia che è sufficiente un metro e mezzo di distanza dagli altri con la copertura delle vie respiratorie utile solo a non contagiare e non a non essere contagiati.
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