(Torino). Viaggio all’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino, dove i lavori fervono per analizzare i tamponi giunti in laboratorio e da cui si può stabilire la positività o meno al Coronavirus. Un sistema decisamente cresciuto nell’arco delle settimane, come illustra Valeria Ghisetti, responsabile del centro di analisi dei tamponi presso la struttura piemontese.
Coronavirus: come si analizzano i tamponi
“Sono arrivati stamattina dei campioni che devono essere processati“, spiega la dottoressa. “Abbiamo anche dei criteri di urgenza da rispettare rispetto al Pronto Soccorso e alle terapie intensive. Quindi naturalmente noi dobbiamo rispettare le priorità. I tamponi poi arrivano qui, nella prima fase vengono processati con un sistema completamente automatizzato. Qui si procede all’estrazione degli acidi nucleici“.
Il processo atto a contrastare il Coronavirus non ha ancora raggiunto la piena efficienza, ma la dottoressa non nasconde i grandi progressi fatti nel corso di questa delicata fase: “No, il sistema non sta funzionando al 100%. Ma sicuramente procede molto meglio rispetto agli inizi. Intanto ci sono almeno diciotto laboratori al lavoro, ma forse sono ancora di più. Quindi c’è stato un grosso sforzo per rendere disponibile la tecnologia di amplificazione mediante PCR [Proteina C-reattiva, ndr] da parte dei laboratori“.
Lo sforzo dell’equipe al lavoro contro il Coronavirus è incessante: “Abbiamo strumentazioni molto flessibili e adatte all’urgenza. In questi laboratori ci sono sistemi che assolvono l’urgenza ventiquattr’ore su ventiquattro. Grossi passi avanti sono stati fatti“.
Da 200 a 1200 tamponi al giorno
Anche la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus è ora sotto il controllo dei medici dell’Amedeo di Savoia. “Sono in fase di progettazione dei laboratori – aggiunge la dottoressa Ghisetti – che dovrebbero assolvere alla necessità di tamponi della Fase 2, che con tutta probabilità sarà estremamente ampia. Rispetto a quando siamo partiti abbiamo però fatto grossi passi avanti“.
I numeri aiutano a capire come sia ora più strutturato il contrasto al Coronavirus: “A febbraio processavamo 200-250 tamponi al giorno, oggi ne facciamo anche 1000-1200. Da quando è partito il grosso screening sulle RSA processiamo dai 1200 ai 1600 campioni al giorno, che è certamente una cifra molto alta“.