Covid, Cabina di regia: “Rt vicino a 1”. Meno Regioni in zona gialla

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“L’incidenza dei casi di coronavirus tra gli over 80 sta diminuendo e questo è un primo segnale che ci dimostra l’importanza di aderire alla campagna vaccinale attivamente. Nelle ultime settimane la forbice si sta aprendo e questo, infatti, ha un riflesso sull’incidenza”. Così il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa organizzata venerdì dal ministero della Salute sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia.

La conferenza stampa ha illustrato i dati della pandemia sul territorio nazionale e nelle singole Regioni, delineando un possibile cambio di ‘colore’ per quattro territori regionali e una Provincia autonoma. Campania, Emilia Romagna e Molise hanno infatti numeri da zona arancione, mentre Umbria e provincia di Bolzano potrebbero finire in zona rossa. In miglioramento solo la Valle d’Aosta, che addirittura spera nella zona bianca.

Coronavirus, Brusaferro: “Scenario scivola verso un peggioramento”

Al di là del vaccino contro il coronavirus, Brusaferro insiste sull’importanza del rispetto delle regole di prevenzione: “È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto non strettamente necessarie con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo. Bisogna restare a casa il più possibile. Ricordiamo poi che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine“.

“Sono ormai poche le regioni a rischio basso, l’incidenza a livello nazionale è in lieve aumento e l’Rt medio sfiora quota 1 – ha aggiunto il presidente dell’Iss -. Tutto ciò ci mostra come lo scenario apparentemente stabile è in realtà in scivolamento verso un peggioramento. Ciò richiede grande attenzione, soprattutto per la circolazione di varianti“.

Rezza: “Sistema a fasce migliorabile, ma funziona”

In conferenza stampa, come di consueto, è intervenuto anche l’epidemiologo Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di prevenzione del Ministero della Salute. “Il sistema a fasce di colore per regioni ha funzionato anche se è migliorabile – ha detto -. Oggi abbiamo 15.479 positivi a fronte di 297mila test eseguiti: c’è una oscillazione naturale ma la situazione sembra essere ad un livello più alto dei giorni precedenti. I decessi sono 353 e ciò conferma che la coda è molto lunga. I dati ci dicono che c’è una controtendenza verso un iniziale aumento dei casi”.

Sull’impatto delle varianti, quella inglese su tutte, Rezza ha poi aggiunto: “Dobbiamo agire molto tempestivamente e in modo aggressivo contro le varianti non ancora molto diffuse, ovvero la brasiliana e la sudafricana. Quindi all’interno delle regioni vanno fatte delle zone rosse. Quella inglese è più diffusa e diventerà dominate, ma dobbiamo fare di tutto per limitare le altre“.

Locatelli: “Oltre tre milioni di vaccini somministrati”

Prendendo a sua volta la parola, il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli ha poi parlato della campagna vaccinale: “Siamo arrivati a 3,3 milioni di dosi di vaccino somministrate. Da lunedì a giovedì abbiamo incrementato dosi somministrate e ieri sono state somministrate 82mila dosi, con un incremento”.

Locatelli ha anche parlato dell’impatto a livello pediatrico della pandemia: “Nella popolazione pediatrica c’è un certo incremento nel numero dei casi, ma per evitare allarmismi bisogna dire che dati disponibili nella letteratura medica ci indicano come a fronte di un incremento dei pazienti pediatrici non c’è evidenza di un peggioramento dei quadri clinici. I dati dimostrano che rispetto alla primavera scorsa il quadro clinico dei bambini è addirittura meno severo”.

 

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