Se Ferragosto ha rappresentato un momento di apparente diversivo dal Coronavirus (con tutte le conseguenze che conosciamo), il Natale non potrà essere così. E la leggerezza con cui si è scelto di permettere ai cittadini italiani di circolare con maggiore libertà, visti gli effetti che si sono trascinati nei tre mesi successivi, non potrà essere ripetuta. Il che significa una cosa soltanto. Per quanto dolorosa, come Massimo Galli riconosce senza giri di parole: nelle prossime festività sarà opportuno evitare pranzi, cenoni o più in generale incontri troppo numerosi con amici e parenti.
“Natale non potrà essere come Ferragosto“, ribadisce in maniera tanto severa quanto chiara il primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, nel corso di un intervento televisivo a ‘Mattino Cinque’. E sulle feste di Natale ormai sempre più vicine è altrettanto chiaro. Soprattutto considerando l’andamento del Coronavirus. “Sarebbe meglio passarle su Skype. Perché se ci troviamo in questa situazione terribile, la colpa è di un Ferragosto sciagurato“, osserva Galli.
“Comprensibile la stanchezza dei cittadini dopo un anno di brutte esperienze – riconosce comunque Galli –. Purtroppo in realtà è che determinate prudenze o le adottiamo, o le adottiamo“. Le conseguenze di nuove aperture in barba ai contagi da Coronavirus, secondo il professore, sarebbero inevitabili. “Andremmo fatalmente a un lockdown totale. Che tutti quanti desidereremmo non avere“, sottolinea Galli.
Il grande timore dei medici è che l’evoluzione della pandemia da Coronavirus “sia ulteriormente negativa“, è un’altra dolorosa verità evidenziata da Galli. Che prosegue: “Il termine ‘coprifuoco’ dà allergia anche a me, ma permette alle persone di continuare a svolgere le attività fondamentali. Poi purtroppo molti non possono fare nemmeno questo. A loro dovrebbe andare la solidarietà di tutti, anche in termini di interventi economici“.
Da Galli arriva quindi un’indicazione su come sarebbe opportuno trascorrere il Natale in epoca di Coronavirus: “Se vogliamo uscirne per Pasqua, i regali dovrebbero essere acquistati esclusivamente su internet. I cenoni dovrebbero avvenire in gruppi ristretti, magari con dei collegamenti in videochiamata. Purtroppo occorre pazienza. Dobbiamo tutelarci tutti, soprattutto gli anziani. E farci il più possibile gli auguri a distanza“.
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