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Il premier Mario Draghi si è vaccinato contro il coronavirus nella mattinata di martedì. Il presidente del Consiglio e la moglie, la signora Maria Serenella Cappello, si sono sottoposti alla vaccinazione con AstraZeneca nell’hub della Stazione Termini di Roma.
Il Presidente Draghi e la moglie Maria Serenella Cappello si sono sottoposti questa mattina alla vaccinazione anti Covid-19, con #AstraZeneca, nell’hub della Stazione Roma Termini come previsto dal calendario della campagna vaccinale predisposto dalla Regione Lazio pic.twitter.com/56ULW16f0o
— Palazzo_Chigi (@Palazzo_Chigi) March 30, 2021
Nessuna ‘corsia privilegiata’ per il premier
Come aveva anticipato nelle scorse settimane, il premier, 73 anni, ha atteso il suo turno come da programma. Nel Lazio, infatti, è iniziata da poco la somministrazione del vaccino per gli ultrasettantenni, come previsto dal calendario della campagna predisposto dall’amministrazione Regionale.
Il vaccino con AstraZeneca è simbolico anche alla luce delle polemiche riguardanti la casa farmaceutica anglo-svedese delle ultime settimane. Un altro segnale di ottimismo, insomma, dopo quelli emersi al termine della riunione con la Conferenza delle Regioni. Dopo il colloquio con i governatori, il presidente del Consiglio ha parlato, da Palazzo Chigi, di una campagna vaccinale che “sta migliorando continuamente e rapidamente“.
L’appello per il nuovo Trattato internazionale
Nel frattempo, come confermato dal Consiglio europeo, lo stesso Draghi risulta tra i firmatari dell’appello per un nuovo Trattato internazionale per la preparazione e la risposta alle pandemie. Una proposta che lo stesso Consiglio Ue sta per lanciare, a giorni, in collaborazione con il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Ghebreyesus.
Oltre a Mario Draghi, in rappresentanza dell’Italia, hanno firmato l’appello, tra glia ltri, anche il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, il primo ministro britannico Boris Johnson, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il pari ruolo austriaco Mark Rutte.
L’obiettivo è quello di affrontare con maggior consapevolezza difficoltà simili in futuro, in piena collaborazione tra i governi e le autorità sanitarie mondiali.