Coronavirus, la “bufala” di Arzano:
la zona rossa non esiste

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Arzano zona rossa fino al 30 ottobre“. Questo recitava l’ordinanza della Regione Campania, a firma Vincenzo De Luca, a seguito dell’incremento dei contagi, pari al 209,4%, nell’ultimo mese.

L’ordinanza della Regione Campania

Il governatore aveva dunque predisposto per il Comune di Arzano, alle porte di Napoli, “il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutte le persone residenti. Il divieto di accesso nel territorio comunale. La sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. La sospensione delle attività commerciali e produttive, comprese le attività di ristorazione, salvo che in modalità di consegna a domicilio, fatta eccezione per i soli servizi alla persona ed attività connesse all’approvvigionamento di beni e servizi di prima necessità“.

Quadro decisamente diverso da quanto la realtà dimostra. Un via-vai di veicoli per le strade di Arzano che più normale non si può. Ma soprattutto nessun controllo da parte delle forze dell’ordine, né sugli accessi né sulle uscite dal comune della provincia di Napoli. Uno scenario surreale se consideriamo, appunto, quanto deciso dalla Regione.

Arzano: la rabbia dei cittadini

Costretti a chiudere grazie al Comune. Grazie mille“, si legge su un foglio affisso sulla parete di una serranda abbassata. Eppure, nonostante le saracinesche chiuse, il traffico di autovetture sembra completamente regolare. E per le vie cittadine si vedono anche motoveicoli, biciclette e passanti (peraltro non tutti dotati di regolare mascherina).

Il 15 ottobre, giorno in cui era stato varato il lockdown di Arzano, le polemiche in paese erano state vibranti. I commercianti avevano manifestato tutto il proprio dissenso, in relazione soprattutto alla mancanza di disposizioni analoghe per i Comuni limitrofi. Addirittura diversi cittadini si erano mossi in corteo arrivando alla rotonda di Arzano, importante snodo di collegamento della zona. L’intento era quello di “impedire” ai concittadini di raggiungere in macchina esercizi commerciali di altri Paesi. Questi ultimi privi di lockdown.

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