Un numero che fa tremare i polsi: 100 mila. E le vittime italiane da Coronavirus hanno superato tale limite, non solo psicologico, nel corso della giornata di lunedì 8 marzo. Ecco perché, con il numero dei morti tornato a salire negli ultimi giorni, si studiano nuove soluzioni per tentare di arginare una curva dei contagi che sta nuovamente crescendo in maniera preoccupante.
Per questo motivo il Governo ha preso la decisione di correre velocemente ai ripari. Il recentissimo Dpcm subirà infatti delle modifiche, con nuovi divieti forse in vigore già dal prossimo fine settimana. A tale scopo si è deciso di fissare una riunione con il Comitato Tecnico Scientifico per le 9 di stamattina, per definire nuove regole per provare ad arginare il contagio da Coronavirus tornato a galoppare sul suolo italiano.
Da Palazzo Chigi non si è potuto ignorare “il progressivo mutamento del quadro epidemiologico“, tanto da richiedere al Cts una indicazione “sulla necessità di implementare le misure di mitigazione e contenimento” del Coronavirus. Una nuova, drammatica realtà, che non coglie però di sorpresa. Già venerdì scorso, infatti, l’Istituto superiore di Sanità aveva definito “indispensabile” il ricorso a una nuova stretta. Va infatti severamente contrastato “l’aumento sostenuto della circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità“.
C’è quindi la possibilità che le zone rosse siano nuovamente irrigidite, con chiusure generalizzate nel fine settimana in tutta Italia. Si parla insomma di un vero lockdown nazionale, in vigore in quei giorni in cui la circolazione dei cittadini aumenta. Si tornerebbe a poter uscire di casa solo per “comprovate esigenze“ di lavoro, salute e urgenza. E tornerebbero ad abbassare le serrande tutte le attività “non essenziali“. D’altronde le cifre del Coronavirus rendono necessari interventi anche molto dolorosi.
Solo nelle ultime 24 ore, infatti, le nuove vittime della pandemia sono state 318 in Italia. Il numero di pazienti in terapia intensiva per Covid è di 2.700 unità, 95 in più rispetto a un giorno fa. Con ben undici Regioni d’Italia che hanno superato la soglia critica. Il numero dei ricoveri nei reparti ordinari è invece cresciuto di 687 pazienti, mentre i test positivi al Coronavirus ammontano a 13.902. In un solo giorno.
Secondo quanto riportato dall’Ansa, il Cts avrebbe consigliato di rafforzare le zone gialle, con l’obiettivo di ridurre i contatti tra le persone. Previste delle misure più stringenti e severe anche per le zone rosse locali (sul modello Codogno), oltre a delle chiusure nei fine settimana. Gli esperti avrebbero anche segnalato la necessità di ridurre l’incidenza per ristabilire il contact tracing e l’importanza di estendere la campagna vaccinale a più soggetti possibili in breve tempo. Un’altra indicazione riguarda il sequenziamento del virus, che andrebbe potenziato per individuare le varianti il prima possibile.
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