Coronavirus, Gallera: “42% dei lombardi in quarantena positivi ad anticorpi”

“Gli esiti dei prelievi per l’individuazione degli anticorpi contro il coronavirus delineano una situazione ben definita. Fra i lombardi in quarantena la media regionale delle positività si attesta al 42,1% su 19.405 test sierologici processati, con punte del 60% nella zona di Seriate, del 55% nel bresciano e del 47% nell’area afferente di Crema”.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, facendo il punto sugli esiti delle analisi sierologiche effettuate sul territorio regionale.

80mila test effettuati o prenotati nella Regione

In totale, stando ai numeri aggiornati forniti da Gallera, sono quasi 80mila i test sierologici prenotati o effettuati a cittadini in quarantena fiduciaria e agli operatori sanitari, su disposizione delle Ats e delle Asst della Lombardia. Di questi ne sono stati processati 66.187. Come ribadito in una nota di Regione, i test sierologici non possono essere considerati come strumenti diagnostici sostitutivi del test molecolare, in quanto non rilevano l’effettiva presenza del virus nel soggetto. Ragion per cui a seguito di positività accertata attraverso il test sierologico viene disposta l’effettuazione del tampone, unico mezzo in grado di accertare l’eventuale positività al coronavirus. I test sierologici nonostante non abbiano un valore diagnostico, sono comunque utili per stimare la diffusione dell’infezione da coronavirus e, essendo in grado di evidenziare l’avvenuta esposizione al virus, possono aiutare a individuare eventuali pazienti asintomatici.

Gallera: “Positivo il 13,6% degli operatori sanitari lombardi”

“Fra gli operatori sanitari il numero dei casi positivi si attesta sul valore medio del 13,6% su base regionale, con oscillazioni strettamente correlate alla diffusione geografica della pandemia”, aggiunge l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, ribadendo il forte impegno della Regione sul fronte dei test.
I prelievi “proseguono in modo incessante. Abbiamo già consegnato 200mila kit alle aziende sanitarie e ai laboratori di riferimento. Dopo medici e infermieri, nei prossimi giorni inizieremo a eseguire i test agli esponenti delle forze dell’ordine”, dichiara Gallera.

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